Sarà la copertina vagamente da romanzo di cappa e spada… sarà la ricorrenza del ventennale… ed ecco che si è generata la reminiscenza dumassiana che dà il titolo a questo editoriale!
Eh sì da Aprile 2000 a Aprile 2020. Da Mauro Boselli (con Maurizio Colombo) a Mauro Boselli, da Majo a Majo (con Matteo Vattani ai colori).
Chi se lo sarebbe aspettato vent’anni fa? Eppure dopo una corsa dei canonici 240 numeri di serie regolare conditi da Maxi, Speciali, Specialini e un magazine e in attesa dell’uscita addirittura di un film che inaugurerà il Bonelli Cinematic Universe, eccoci giunti al fatidico numero 241 che festeggia in technicolor e con 12 pagine in più l’anniversario.
Vent’anni dopo… aspettando Dampyr 241
E tutto l’anno sarà speciale per l’ammazzavampiri di casa Bonelli: da poco abbiamo visto sull’account instagram di Mauro Boselli il preview della copertina di un numero extra che raccoglie tutte le mini storie (i mitici Dampyrini) usciti a varie fiere del fumetto, da gennaio si è inaugurato un nuovo logo con tanto di numero 20 grondante sangue, e poi crediamo che a ridosso dell’uscita nelle sale del film qualcosa d’altro verrà pensato!
Venerdì pomeriggio ho avuto poi la fortuna di passare in redazione Bonelli per un rapido saluto e seppur brevemente e senza spoiler di nessun tipo Giorgio Giusfredi mi ha velocemente fatto vedere qualcuna delle tavole di Majo colorate stupendamente da Vattani.
Come avete già potuto vedere nella pagina Facebook FumettiAvventura e sul mio profilo personale, ho avuto anche l’autorizzazione a fotografare una delle tavole già letterate e colorata: si tratta di pagina 28 in cui vediamo Draka senior dialogare con il fratello di Fortunata che giace addormentata in quella che pare una tenda militare.
Del resto come è già noto Dampyr 241 Il Cavaliere di Roccabruna si collega direttamente a Dampyr 27 I Lupi Mannari che abbiamo recentemente presentato nel nostro Dampyr Index. Anzi si tratta di un prequel a quel numero che era stato scritto e disegnato dallo stesso duo, ovvero Boselli e Majo.
Cosa ci aspetta in Dampyr 241?
E ora lo spazio delle supposizioni, ma con metodo storico più che tirare ad indovinare mi piace raccontare cosa mi aspetto da questo numero celebrativo. Per farlo non si può che riprendere in mano altri numeri celebrativi: i centenari e Dampyr 121 (quello del decennale anche se non festeggiato in technicolor che abbiamo presentato in una rilettura che verrà presto ritradotta in un Dampyr Index).
Una premessa: normalmente in Bonelli i numero celebrativi sono degli one-shot spesso fuori continuity che possono essere letti da chiunque anche dal lettore occasionale attratto dalla copertina o dal fatto che il fumetto è a colori pur non costando in modo differente (questo è sempre stato un bel regalo da parte della Bonelli ai suoi lettori). È così mediamente per i centenari di Tex o per quelli di Zagor, di Mister No, di Martin Mystère e Nathan Never (e forse un po’ meno per quelli di Dylan Dog). Non voglio generalizzare intendiamoci… ma credo che l’impressione possa essere sensata condivisa.
E per Dampyr? Direi che la cosa non funziona proprio in questo modo.
Il numero 100 Il re del mondo e il numero 200 La legione di Harlan Draka si inseriscono entrambi infatti in un ampio arco narrativo che coinvolge almeno i due numeri precedenti e due o tre dei numeri successivi e il numero 121 La casa di Faust, come già veniva presentato nell’introduzione dello stesso, ha «una trama tra le più folli uscite sinora dalla penna di Boselli (e che avrà dei seguiti e delle conseguenze in albi di prossima uscita» e aggiungo a posteriori che il numero 121 andrà a formare una trilogia interna con Dampyr 5 Sotto il ponte di pietra e con Dampyr 217 Yossele il muto.
Sempre inoltre in questi numeri celebrativi e di ricorrenza si muovono molti personaggi e soprattutto si muovono ‘I personaggi’ più amati e attesi della serie: Draka, Samael, Nergal, Erlik Khan, Lupi Azzurri, Ann Jurging, Brumowski…
Per altro in qualche modo questo numero 241 si collega ad una pagina importante del numero 100, ovvero p.11 con la rappresentazione del Castello di Roccabruna dove Draka senior porta nel 1942 la donna che diventerà madre del Dampyr Harlan. Quel castello che fa da sfondo proprio alla copertina del 241 disegnata come al solito da Enea Riboldi (mentre il numero 100 è stato disegnato da Stefano Andreucci, il 200 da Luca Rossi e il 121 da Fabiano Ambu).
Questo accenno alla copertina mi consente di far notare una ennesima dimostrazione della varietà della serie Dampyr che per la seconda volta nel giro di pochi mesi presenta una copertina senza nessun Dampyr: In Dampyr 218 Danse Macabre era Tesla ad avere gli onori della copertina, qui invece addirittura è un Maestro della Notte, ovvero Draka senior, a rubare la scena a Harlan in compagnia della bella Fortunata.
Che cosa allora possiamo attenderci? Che si complichino ancora di più le cose! Che si aprano nuove trame e che queste trame ruotino attorno ad uno dei personaggi più affascinanti dell’intera saga dell’ammazzavampiri di casa Bonelli, ovvero Draka, il più umano, potente e intrigante dei Maestri della Notte! Qualche altro indizio? Direi che l’unica strada che abbiamo è quella di rileggere con attenzione Dampyr 27 I Lupi Mannari… e sperare che ci venga un’illuminazione e devo dire che forse potrebbe essere che… (ma no! Non è possibile!….)
Buona attesa!
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