Dopo l’esperienza positiva del 1° FUMETTIAVVENTURA AWARD ovvero la top ten degli albi o storie Bonelli dell’annata, ecco che allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre 2019 si sono concluse le votazioni del 2° FUMETTIAVVENTURA AWARD per l’annata di fumetti Bonelli 2019.
Prima di elencare i risultati, una breve sintesi del meccanismo di voto. Bisognava votare i dieci albi (o le dieci storie di più albi consecutivi) mettendole in ordine da 1 a 10. Ciascun albo votato ha ricevuto i punti in modo inverso al numero della propria posizione, ossia il primo albo riceve 10 punti, il secondo 9 fino al decimo che prende un punto. Alla giuria popolare (chiunque abbia votato) si è aggiunta una giuria selezionata di esperti il cui voto valeva doppio (ovvero 20 punti al primo, 18 al secondo fino a 2 punti al decimo votato). Chiaro?
Ecco i nomi dei gran giurati e una breve motivazione del loro essere nella giuria: Francesco Benati (esperto a livello mondiale per Zagor e Tex), Manuel Enrico (che collabora stabilmente per Fumo di China, Tom’s Hardware), Giacomo Mrakic e Chiara Cvetaeva (chi non ha presente i loro dialoghi ne Le Antilogie di Mercurio); Giancarlo Vidotto (che scrive per la sezione fumetti del quotidiano online 100torri); Andrea Cipollone, zagoriano impegnato a 360° nella passione per i fumetti e amministratore del gruppo Zagor Lo spirito con la scure; Alessandro Foggia che è con me amministratore del gruppo FB L’avventura a fumetti; Marco Andrea Corbetta che ha creato e gestisce il ricco blog zagoriano Zagorealtro, Lorenzo Barberis (esperto del fumettomondo, noto per il suo blog personale e per varie collaborazioni tra cui quella con Lo Spazio Bianco), Antonio Chianese (amministratore del gruppo Numero Uno dedicato a Mister No), Fillippo Marazzini (altro esperto di Tex, amministratore di un gruppo FB dedicato al Ranger del Texas e anche lui attivo su varie testate a tema fumetto online) e infine il sottoscritto!
Ma veniamo alla classifica della top Ten:
1° Posto
La miniserie Origini di Zagor di Burattini, Piccioni, Di Vincenzo, Trono, Candita, Freghieri, Oskar
L’annata zagoriana non è stata forse tra le più eccelse nella serie regolare, ma ha sfornato una miniserie molto importante che ha avuto grandi disegnatori (vi basti ricordare Freghieri, Trono, Oskar…), una scrittura scattante e anche ‘audace’ in alcuni punti, copertine stupende di Rubini. Per gli amanti dell’avventura e dello Spirito della Scure è stata una lettura davvero ottima e inoltre ha avvicinato anche nuovi lettori!
2° Posto
La trilogia di Napoleone su Le Storie (nn. 81-83) di Ambrosini, Bacilieri, Camagni
Ritorna dopo tanta attesa e Napoleone non delude, anzi gli anni passati (anche per Napoleone stesso e evidentemente anche per Ambrosini, Bacilieri e Camagni) diventano un valore aggiunto come per un buon vino che diventa ottimo con il giusto invecchiamento. Dramma, mistero, noir, riflessioni filosofiche ed esistenziali mai banali. Un mix unico per un personaggio che rappresenta tutto il coraggio della SBE nel rischiare vie non convenzionali.
3° Posto
La morte di Mercurio (Mercurio Loi n.16) di Bilotta e Mosca
A marzo si è conclusa la stagione da edicola di un’altra serie totalmente fuori dal comune per la tradizione del fumetto popolare italiano: Mercurio Loi. Ma il perdigiorno della Roma papalina ha tanti appassionati che ancora oggi leggono e ri-leggono la geniale opera di Bilotta. L’ultimo numero vede i disegni di Matteo Mosca che con Bilotta aveva iniziato l’avventura di Mercurio su Le storie.
4° Posto
Miniserie Mister No Le Nuove Avventure di Masiero, Mignacco, Colombo, Cipriani, Foderà, Di Vitto, Diso
La miniserie del ritorno di Mister No classico non ha lasciato spazi a dubbi: questo è il Jerry Drake che ci ricordavamo e che volevamo. E nello stesso tempo non è solo fan-service ma ha tutta la vivacità dell’avventura nuova e briosa. Bravi Masiero, Mignacco e Colombo (menzione speciale per il suo numero 6 A costo della vita) e ottimi anche Cipriani, Foderà, Di Vitto e Diso.
5° Posto
Mister No Revolution di Masiero, Cremona, Avallone
E se il Jerry classico piace, quello revolution non è da meno. Probabilmente è la proposta della linea Audace finora più convincente e matura. Il reboot negli anni 60-70 è drammatico, intenso, moderno. La scrittura di Masiero affonda negli archetipi di quegli anni e si affida all’ottimo lavoro di Cremona e Avallone, delle coloriste Aquaro e Niro (con menzione speciale per il copertinista Mammucari).
6° Posto
Tex Willer, Pinkerton Lady di Boselli, De Angelis
La nuova serie dedicata al giovane Tex è bellissima, frizzante, allegra, dinamica. Insomma un successo solo in parte annunciato, merito della scrittura di Mauro Boselli e degli ottimi disegnatori (qui De Angelis). La storia Pinkerton Lady gioca poi sul parallelo Tex-Mefisto, introduce un personaggio femminile destinato a tornare (Kate Warner) e si lega alla Storia con la figura di un giovane Lincoln, what else???
7° Posto
La corsa del lupo (Le Storie 76-78) di Simeoni
L’avevamo anticipato a gennaio 2019: ci aspettavamo grandi cose da questa trilogia di Gigi Simeoni e non siamo stati smentiti. Una storia tesa con personaggi a 360°, una ricerca bagnata nel sangue, speranze e delusioni, inganni e tradimenti, sconfitte e nuove speranze. C’è tutto in questo romanzo!
8° Posto
Magico Vento il ritorno di Manfredi, Perovic
Un altro ritorno che ha convinto molti. Anche in questo caso l’interruzione di anni è stata utilizzata da Manfredi come strumento narrativo: chi è ora Ned Ellis? Che cosa può fare nell’autunno del west americano? La solidità della miniserie si appoggia anche sui disegni di Perovic che per quasi 400 pagine ci accompagna in un ennesimo grande affresco come tipico delle scritture più libere di Manfredi.
9° Posto
E ora, l’apocalisse! (Dylan Dog 400) di Recchioni, Stano, Roi
Ha diviso i lettori, forse li ha anche spaccati, ma il numero 400 di Dylan Dog che per molti è la fine di Dylan e basta, per altri è l’inizio di qualcosa di nuovo. In ogni caso non ha lasciato indifferente nessuno. Recchioni è destinato a essere scandalo ancora per tanto tempo e ancora per molti, ma poi come diceva sempre Sergio Bonelli, il giudice sarà l’edicola… (se ne sopravviveranno!).
10° Posto
I ribelli dell’Erondàr (Dragonero il ribelle 1) Vietti, Pagliarani, Babich, Olivares
Ian Aranill e compagni ripartano da 1 e ripartono in una lotta a tutto campo contro un impero violento e totalitario. Pianti e sangue, ferite e sconfitte ci aspettano nel 2020. Ma l’inizio fumettistico è stato convincente senza dubbio.
Per il 2019 aggiungiamo un premio della Giuria o Extra: Tex l’Inesorabile è stato citato da moltissimi come hors categorie per il suo livello unico e irrepetibili. C’è anche da dire che uscirà anche in formato texone a febbraio/marzo… e quindi credo che lo rivedremo considerato da molti nel 2020.
Questa nota ci porta ad aggiungere che di fatto i più votati sono ancora i fumetti popolari da edicola rispetto alle tante edizioni da libreria che pure sono state votate (Il Confine, Sottosopra, Senzanima, Attica…) ma che non hanno i numeri alle spalle alti delle edizioni da edicola. Per l’anno prossimo dovremo aggiungere una votazione a sé.
Per quest’anno 2019 le tre edizioni da libreria/fumetteria che hanno avuto più voti (oltre al già citato texone) sono state: Attica, Il Confine e L’Apocalisse di Castelli e Roi.
Infine la serie più votata per l’anno 2020 è stata Le Storie. Un dato francamente notevole che personalmente mi fa molto piacere. Ho sempre sostenuto la bontà di questa serie e sono contento per questo pur piccolo riconoscimento!
Ecco la nostra infografica con la classifica. Cliccate sull’immagine per visualizzarla.
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