Il dono di Atena – Le Storie 64 (gennaio 2018)

Scritto da Paolo M.G. Maino

18 Gen, 2018

De Nardo dopo averci regalato quel capolavoro che è stato il primo speciale de Le Storie, ossia Uccidete Caravaggio coi disegni di Casertano (ne parlo in un mio recente articolo per i tipi di JustNerd) e dopo averci offerto in coppia con Piccininno Atto di accusa, ambientato nel 70 a.C. nella Roma della fine della Repubblica, (andate a vedervi il preview Bonelli se lo avete perso), si dimostra ancora una volta a suo agio con la storia antica e ci porta nel mezzo dei mesi cruciali della fallimentare spedizione in Sicilia contro Siracusa da parte di Atene durante la guerra del Peloponneso contro Sparta (431-404 a.C.). Si tratta dell’inizio della fine della grandezza di Atene che andando dietro a sogni imperialisti finisce miseramente per perdere l’egemonia conquistata grazie al coraggio mostrato nelle due guerre persiane.

 

 

Il dono di Atena – Le Storie 64

 

Soggetto e sceneggiatura: Di Giuseppe De Nardo

Disegni: Andrea Riccadonna.

Come già nel caso di Caravaggio e della vicenda romana che ruotava intorno a Cicerone, De Nardo usa con abilità le regole del ‘romanzo storico’: vicende inventate inserite in un contesto documentato storicamente e quindi ‘verisimile’ (così direbbe Alessandro Manzoni), personaggi di fantasia che dialogano con personaggi della Storia (e direi che è un leimotiv di tante storie della bella collana Le Storie edita da Bonelli). Questa volta è Agatarco, voce narrante molto presente, a raccontarci con un lungo flashback che sgorga dai ricordi in mezzo ad una battaglia gli ultimi mesi difficili e sfortunati della spedizione ateniese in terra di Sicilia.

Il tema della narrativo è la ricerca da parte di Agatarco, inviato dall’assemblea di Atene proprio per questo scopo, di una spia all’interno delle file ateniesi, un informatore che consente agli spartani di essere sempre un passo avanti e che di fatto renderà inutili tutti i tentativi dell’esercito ateniese di volgere a proprio vantaggio la guerra. Tra i momenti di gloria e le sconfitte, tra i depistaggi e le illusioni si dipana di fronte ai nostri occhi un momento importante della storia occidentale: onore, valore, lealtà si mescolano e si sporcano con il sangue, la polvere e la meschinità di tante scelte. Il protagonista è uno sconfitto, come lo è la politica ateniese, ma è uno sconfitto incolpevole, pronto a seguire il suo destino in quanto ateniese.
Le tavole di Riccadonna sono davvero curatissime e riproducono con fedeltà luoghi della Sicilia (e di Siracusa in particolare) del V secolo a.C., le armature e i modi di combattere sia della falange oplitica via terra sia delle triremi nelle battaglie navali. È un disegnatore che apre così la sua collaborazione con la casa editrice milanese e che ci auguriamo di poter rileggere quanto prima! Forse la prima parte della storia procede un po’ lentamente e su binari che paiono apparentemente scontati, ma dopo una rilevazione che sembra ribaltare la prospettiva, la narrazione corre con dramma e forza emotiva verso la fine (o forse è meglio dire verso l’inizio) dove chiudiamo il cerchio aperto con le prime tavole.

 

Un numero imperdibile per chi ama la storia o anche per chi la vuole conoscere. Davvero potrebbe essere anche letto per uno studio diverso dal solito per chi si addentra nelle vicende così ricche e importanti della Storia Greca. Ricordatevi di raggiungerci e commentare la vostra passione a fumetti nel gruppo Facebook L’avventura a fumetti da A(dam) a Zagor!

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