Oltre il Confine – Episodio 7 Chi non ha paura? (luglio 2021)

Scritto da Paolo M.G. Maino

19 Ott, 2023

Settembre 2021, l’ultima recensione de Il Confine, ma finalmente il tempo che passa ci ha portato anche altri numeri (7, 8 e 9) e Lucca Comics 2023 avrà in anteprima il numero 10: la storia si sta dipanando davanti ai nostri occhi e allora mi sono detto: ‘sotto con le riletture’ e riprendiamo con le nostre recensioni condite da analisi e spoiler! 

Torniamo con calma al numero 7 Chi non ha paura?

 

 

Chi non ha paura? – Il Confine n.7

 

Soggetto e sceneggiatura: Mauro Uzzeo e Giovanni Masi

Disegni: Emanuele Contarini (cap.19) e Bruno Canucciari (capp.20-21)

Layout: Federico Rossi Edrighi

Colori: Adele Matera

Lettering: Marina Sanfelice

Copertina: LRNZ

 

Sinossi del settimo episodio

I tre tradizionali capitoli sono divisi tra due disegnatori. L’esordiente Emanuele Contarini ha il compito di raccontare una conferenza stampa della polizia e un piccolo episodio legato a Ivan, il fratello pusher di Benedetta, una delle ragazze scomparse, mentre a Bruno Canucciari spettano i capitoli pieni di immagini inquietanti, di rivelazioni e di ulteriori misteri e del resto Canucciari è ormai riconosciuto come una delle colonne della serie.

Contarini si muove con grande intensità nei campi e controcampi del serrato dialogo tra Augusto e Laura e sa poi aprirci al paesaggio invernale nella scena outdoor legata a Ivan.

Il pezzo di bravura è sicuramente il dialogo tra Augusto e Laura: il primo vuole finalmente chiudere la vicenda e comunicare che sono stati trovati i cadaveri (scheletri in realtà!) dei ragazzi, mentre la seconda predica calma anche perché tra gli scheletri ci sono anche l’autista e la professoressa di francese che sono vivi…

Il confronto/scontro arriva fino alla decisione di Augusto di togliere a Laura la consulenza esterna.

 

 

Nel capitolo 20 invece Mauro Uzzeo e Giovanni Masi spostano i riflettori su tanti personaggi del paese e in particolare i vecchi che conoscono quello che è per noi ancora mistero: Aurelio ed Elvira con le due anziane amiche.

E le loro scene sono sicuramente le più lovecraftiane e orrorifiche. Ma ne parlo meglio in zona spoiler. 

Ma anche il sofferente e volubile papà di Marco ha i suoi segreti e dovremo scoprirne di più. E sicuramente Laura e Antoine ci aiuteranno in queste scoperte visto che in questo capitolo Laura, nonostante il ‘licenziamento’, decide di continuare le sue ricerche insieme allo stralunato francese.

L’ultimo capitolo è un crescendo potente che si chiude con un finale esaltato dagli splendidi colori di Adele Matera – ma anche di questo parliamo in zona spoiler – e con una scena che definire ‘cruda’ è davvero dir poco!

 

 

Un albo che mette sul piatto tante rivelazioni, fino all’ultima che anticipa il volume 8, ma ovviamente con il classico stile di questa peculiare serie, a cui ci hanno abituato Uzzeo e Masi, ogni rivelazione porta con sé due o tre misteri ulteriori e quindi il conto non torna mai.

Complimenti di nuovo ai due disegnatori e agli esplosivi colori di Adele Matera che nelle tavole finali dà davvero il meglio di sé!

Ma ora arriviamo alla parte più divertente di questi articoli, ovvero la zona spoiler… anche se qui fa un po’ ridere parlare di uno spoiler per un fumetto uscito nel luglio del 2021, ormai più di due anni  fa, ma tant’è! Pronti? Varchiamo il Confine!!

 

 

Oltre il Confine. Spoiler e teorie (mie e strampalate probabilmente)

p.21 nel primo capitolo (quello disegnato dall’ottimo Contarini), c’è una battuta che merita la nostra attenzione. Laura Denti che interviene nella concitata conferenza stampa afferma: «[i vostri figli] sono ancora vivi. E li troveremmo, se finalmente vi decideste a collaborare di più con noi». Il Confine è anche questo: una storia di omissioni e non detti che si trascinano nel tempo e nello spazio. C’è chi sa qualcosa, ma non ne vuole parlare fuori da una stretta cerchia.

pp..28-29 si tratta della scena più horror dell’intero albo ed è anticipata dalla splendida copertina di LRNZ (la cui genesi ci viene raccontata dall’artista stesso negli extra): l’anziano e decrepito Aurelio fa chiudere tutte le finestre con delle spesse tende mentre va incontro ad una sconvolgente metamorfosi che contemporaneamente gli fa emergere arti, dita, pelle extra. C’è un collegamento con la luce (gli squarci do fontaniana memoria della copertina) per cui Aurelio deve stare al buio e c’è una sinistra nenia che il vecchio ripete: «Tornano… Tornano!». Chi torna? Parti di Aurelio sparse nel continuum spazio temporale? Altri Aurelio di altri mondi? O qualcuno che dalla pietra della montagna vuole emergere di nuovo?

p.32 Anche Glauco, il papà dello sfortunato Marco morto nel primo numero, ha la sua dose di segreti sottoforma di una telefonata che fa leva sul suo desiderio di riabbracciare il figlio? Perché Glauco non considera questa possibilità come folle? È solo lo strazio a farlo sragionare? Mi sembra che nel paese la condizione della morte sia tutt’altro che definitiva e che quindi in questa sospensione tutto si possa sperare (e temere).

p.37 Antoine dimostra ancora una volta il suo pensiero divergente che ben si lega a quello altrettanto divergente ma di segno opposto di Laura. Quello che non torna non sono i ragazzi per Antoine, ma è la natura: ruscelli, alberi, rocce stanno cambiando. Si è rotto il pattern dell’equilibrio. Il thriller con Antoine si tinge di connotazioni cosmologiche ancora più inquietanti e che anticipano la scena finale dell’albo.

pp.43-44 le tre simpatiche vecchiette guidate da Elvira si mettono a nudo (letteralmente) per rivelare un altro pezzo dei riti misterici e blasfemi del paesino. È già successo per il rito dell’uomo di legno che doveva scacciare l’inferno nel numero 6, ma ora la litania in latino rivolta alla dea Proserpina (che ricordiamo è triforme ed è ponte tra mondi visto che vive tra gli inferi e il mondo contingente) indica una richiesta di aiuto precisa. La posa in cui si mettono sdraiate a terra nude della chiesa sconsacrata ricorda riti ancestrali e forse ci aiuta a capire parzialmente il simbolo del Confine che troviamo sempre in pagina 1.

p.46 a conferma dei sospetti di Laura Denti, Aurora la ragazza che non è andata in gita deve/vuole confessare qualcosa ai suoi genitori: «Mamma, papà, c’è una cosa che vi devo dire. Il giorno della gita io non..» Ma poi si ferma quando scopre della notizia del ritrovamento degli scheletri ed esplode in una scena di angoscia ripetendo «L’avete fatto. L’avete fatto, alla fine». C’è un rito che doveva essere officiato. Aurora non voleva più partecipare al rito che aveva in Pierre il capoguida.

p.51 la seconda scena splatter è la morte suicida di Curzi, l’autista che ha perso l’uso della ragione. Ma prima di quella inspiegabile morte (da che cosa vuole fuggire Curzi?), il dialogo tra gli infermieri, personaggi ultra secondari, evidenzia ancora una volta i non-detti all’interno del paese. Uno dei due dice: «Oppure, la montagna ha ricominciato a marchiare la gente». Il marchio della montagna (titolo del numero 9 è il marchio della carne…).

p.56 Glauco conferma al misterioso interlocutore al telefono che ha disposto a fare di tutto e prima gli conferma che Laura non se ne andrà. Perché Laura è importante? A chi serve Laura e a chi non serve?

pp.62-63 una doppia pagina che anticipa il ritorno (o forse il onrotir???) dei ragazzi: squarci nella montagna e misteriose figure volanti in una fluttuazione di spazio e tempo che raggiunge dimensioni gigantesche (da orogenesi?)

E questo è tutto per il numero 7… a tra poco per l’analisi del numero 8! 

 

 

 

 

Ti potrebbero interessare

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verificato da MonsterInsights