Nella difficile strada che un fumetto indipendente (o Indie Comic) deve intraprendere per fare breccia nei lettori (e nel loro portafoglio se è cartaceo) elementi decisivi sono la passione e la professionalità degli autori e dell’editore che scommette sul prodotto, uniti anche ad una certa capacità di comunicare e di coinvolgere gli appassionati del fumettomondo.
Se, infatti, per le case editrici maggiori del fumetto i social (Instagram e Facebook in particolar modo) sono una inevitabile vetrina di prodotti che serve ad amplificare quello che già tanti lettori seriali conoscono semplicemente perché sono abituati ad andare in edicola o in fumetteria a comprare i loro fumetti preferiti, per un autore emergente o per un prodotto che deve emergere da zero l’uso sensato dei social può magari convincere qualche centinaio di lettori che in tirature da 1000 o 1500 volumi fanno la differenza tra la sopravvivenza e il fallimento e in qualche caso creano anche un tam-tam positivo per consentire un sequel.
Non pretendo qui dare indicazioni e consigli a nessuno (chi sono infatti per farlo?), ma voglio invece descrivere alcuni piccoli grandi fenomeni che hanno fatto breccia in me proprio per il tramite dei social e che nei social stanno trovando anche linfa.
Tra i capostipiti che mi hanno convinto a scommettere su di loro c’è sicuramente il progetto Hangar 66 di Max Bertolini: un social-comic in cui alcune scelte narrative sono state (e sono ancora) discusse in un attivo gruppo Facebook (1272 membri al momento in cui scrivo) e tra quelli che più hanno interagito c’è stata anche la soddisfazione di essere citati nel muro degli Hangars (e questa soddisfazione me la sono tolta… potete cercare il mio nome sul primo volume!).
Il progetto sta procedendo ma dati i molteplici impegni con la Sergio Bonelli Editore di Bertolini il rapporto con i fan si è un po’ ridotto a mio avviso, ma direi che ormai c’è uno zoccolo duro di lettori che vuole conoscere come la vicenda di questo distopico futuro si concluderà. Direi che l’obiettivo è stato raggiunto!
Un progetto fantasy molto amato e con un grande seguito social (e con buoni risultati editoriali) è Darek – L’ombra del lupo di Massimo Pini (testi) e Andrea Modugno (disegni) di cui abbiamo parlato nel nostro blog con la recensione del primo (e ottimo) volume uscito. Qui il dato social sulla pagina FB è qualcosa di davvero importante: più di 10000 follower (molti personaggi Bonelli non hanno cifre paragonabili). Vuol dire 10000 acquirenti? No, ma che tra questi ci siano fan affezionati che ‘esigono’ ora il secondo volume è indubitabile anche perché Pini e Modugno hanno messo in pratica un percorso di fidelizzazione dell’utenza social con post giornalieri ben cadenzati che ricordano quanto già uscito, anticipano quel che verrà, commentano personaggi e momenti del fumetto in modo evocativo e poetico e quindi intrigante per il lettore che si trova di fronte un bel disegno e delle parole mai banali.
Da ultimo, il richiamo a momenti di fiere e di incontri non più virtuali e magari con la possibilità di sketches (le mie copie di Darek 0 e 1 presentano un bel disegno di Modugno e la camere delle mie tre figlie si fregia di tre bei ritratti in versione elfica delle tre bambine!) e non scordiamoci la collaborazione con il loro amico e collega Giovanni Tàlami che ha già disegnato una stupenda copertina pittorica per il numero 1 e ora ha già offerto un’altra illustrazione che vedete far bella mostra di sé anche in questo editoriale.
E l’idea dell’omaggio di altri autori è un percorso che ha intrapreso anche il vivace e attivo Marco Pedon che ha da poco lanciato la bella edizione per Eretica Edizioni di Scisma- Rivelazione (che abbiamo prontamente recensito). Anche Marco sta curando la comunicazione social con anteprime e negli ultimi giorni con omaggi di vari disegnatori ai personaggi del suo fumetto.
L’attenzione che lo tocca da vicino per il fumetto indipendente lo ha anche portato a creare un’interessante pagina Facebook che in pochi giorni ha superato i 700 utenti e si prospetta luogo di confronto importante, dinamico e professionale. Anche il fumetto di Marco sta avendo una buona partenza e ha ottenuto l’attenzione di un importante distributore (Manicomix) per la diffusione nel circuito delle fumetterie.
(omaggi a Scisma di Andrea Osella e Antonio Guacci)
Da ultimo voglio citare Andrea Corbetta che con un valido staff di amici collaboratori (tra cui da citare è il lavoro di editing di Andrea Cuneo) sta per lanciare a Lucca 2019 un nuovo progetto: Tesla and the Secret Lodge. Dopo quel piccolo grande gioiello di The Professor (progetto che avrebbe meritato miglior fortuna e di cui spero sempre ci sarà prima o poi un seguito… ne avevamo parlato qui), Andrea ha immaginato una nuova avventura tra otto e novecento dalle tinte noir e ricca di mistero. La pagina del fumetto è curatissima sia in FB sia in Instagram, ci sono le magliette e i poster e ora vogliamo tutti vedere il fumetto. Ma soprattutto – e questo vale per tutti i progetti che ho citato – vogliamo leggere storie che hanno qualcosa da dirci, che nascono dalla passione di chi ci ha creduto e di chi ha voluto poi investire in un progetto serio e curato.
Corbetta, Pedon, Pini, Modugno e Bertolini stanno facendo questo non solo per farci i soldi (certo se si può viverci meglio) ma soprattutto perché sono spinti dal bisogno di raccontare e di suscitare reazioni nel lettore, sfidandolo a non essere un lettore banale, ma un lettore che gusta (e si diverte) l’azione e il mistero e magari scopre qualcosa in più per sé!
Buona lettura e W il fumetto indipendente!
Ah… e se pensate che le cose si fermano qua… sappiate che a maggio 2020 Pini e Modugno ci portano nello spazio! Cercate Test 1!
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