Come ogni gennaio, mese terminato da pochi giorni, da alcuni anni a questa parte, ecco arrivare in edicola il nuovo Tex Magazine, pubblicazione annuale (divenuta semestrale solo per il 2018 per il numero dedicato ai 70 anni di presenza ininterrotta nelle edicole) dedicata a Tex Willer, il portabandiera della Sergio Bonelli Editore appena entrato nel suo 71° anno di vita editoriale. Il Magazine, oltre ai consueti articoli di supporto, presenta due storie complete e inedite: Raccolto insanguinato, scritta da Jacopo Rauch e disegnata da Alessandro Poli, e Yukon Race, scritta da Giorgio Giusfredi e disegnata da Alfonso Font.
Tex Magazine 2019
Yukon Race
Soggetto e sceneggiatura: Giorgio Giusfredi
Disegni: Alfonso Font
Copertina: Claudio Villa
Sarò onesto e senza peli sulla lingua: per me la formula dei Magazine puzza letteralmente di muffa. Gli articoli redazionali, per quanto ben scritti, sono fuori tempo massimo in un’epoca in cui il digitale ha reso tutto velocissimo. La consueta carrellata di film e serie televisive non regge il passo con le uscite giornaliere, i servizi sul west si possono trovare più approfonditi digitando due parole chiave nella stringa di ricerca di Google. Insomma, non ce n’è: i Magazine, che hanno preso il posto dei già vetusti Almanacchi del West, sono la pubblicazione Bonelli meno interessante attualmente sul mercato, perlopiù in un periodo in cui l’editore milanese ha rilanciato tantissimo la propria proposta per un pubblico sempre più variegato [e se volete leggere una proposta alternativa per la formula dei magazine andate qui].
Raccolto insanguinato
Soggetto e sceneggiatura: Jacopo Rauch
Disegni: Alessandro Poli
Raccolto insanguinato: Tex salva una coppia di viaggiatori da un paio di banditi cui sta dando la caccia da tempo. Nello scortare i viandanti e il fuorilegge superstite, il ranger finisce nella comunità di Redfield nel Nebraska. Lì si accorge che c’è qualcosa di strano e che uno dei due viaggiatori non è chi dice di essere.
Sono anni che dico che Jacopo Rauch è uno degli sceneggiatori Bonelli da tenere d’occhio perché in grado di fare grandi cose. Formatosi professionalmente su Zagor, sul quale milita ininterrottamente dal 2008, anche se il debutto risale al 2002, Rauch è alla sua seconda prova su Tex (la prima è Il mescalero senza volto contenuta nel Color Tex del 2016) e devo dire che la passa brillantemente grazie a un racconto tinto di horror e di esoterismo che mi ha conquistato sin dal breve prologo iniziale. Avventure di questo genere erano molto più presenti in passato rispetto ad ora e al bravo Rauch va dato il merito di averle riportate in auge. Purtroppo le poche pagine (72) a disposizione non sono sufficienti per approfondire la psicologia dei personaggi e molte cose vengono lasciate all’immaginazione del lettore. Non è certo una cosa negativa, sia chiaro, però già immagino le lamentele di qualche lettore.
Yukon Race: la gara Dawson-Whitehorse indetta da Homer Deveraux è alle porte e anche Dawn, la figlia adottiva di Gros-Jean, ha intenzione di partecipare. Purtroppo qualcuno lavora per metterle i bastoni fra le ruote.
Su Alfonso Font sono stati spesi fiumi d’inchiostro. Io non l’ho mai amato eccessivamente, ma in questa storia, complice il fatto che Tex non compaia neppure di striscio, l’ho trovato in buona forma. Va detto che l’ambientazione nordica e nevosa della storia ha giocato a suo favore visto che il disegnatore spagnolo sembra essere molto in sintonia con questo tipo di scenografia.
E voi che ne pensate di questo magazine? Venite a dircelo anche sulla nostra pagina Facebook L’avventura a fumetti da A(dam) a Z(agor)!
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