A Claudio Falco piace far calcare i palcoscenici ai suoi personaggi e dopo averci deliziato con una Opera mortale in Dampyr 261 (su soggetto condiviso con Boselli), ora ci fa conoscere una Diva mortale del film di propaganda nazista. Una diva che per conservare la sua bellezza in eterna ha stretto un patto con un oscuro male; un maestro della notte, ovviamente, ma chi?
Aggiungo a conclusione della premessa che Falco ha avuto anche l’onore di aprire l’annata dampyriana con La progenie di Rothgar e sempre in compagnia di Andrea Del Campo come disegnatore. Un caso? Esiste il caso nella progettazione della serie Dampyr pensando a quel terribile maestro della notte che risponde al nome di Mauro Boselli e al suo aiutante degno e ugualmente letale di Giorgio Giusfredi? Ecco tutto questo doveva (e sottolineo doveva) farmi congetturare qualcosa… ma non è successo subito e l’esito è stato un bel effetto da plot twist (non paragonabile certo a quello del recente speciale Ghost watch), ma efficace e gustoso.
Diva mortale – Dampyr n.285
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Falco
Disegni: Andrea Del Campo
Copertina: Enea Riboldi
La vicenda è presto sintetizzabile: Gabi Hedberg, iconica diva del cinema tedesco di propaganda nazista, scompare dalle scene a 36 anni e ora nel presente un ricercatore universitario che sta studiando la biografia della Hedberg è misteriosamente scomparsa.
I nostri tre eroi imbeccati da Caleb Lost si recano a Baden Baden per seguire questa pista e cercare di capire se Gabi è una non-morta tuttora in circolazione e soprattutto chi è il maestro della notte che l’ha creata.
Aggiungere di più è spoilerare, ma se avete letto, avrete sicuramente apprezzato i depistaggi presenti nel testo e lo svelamento prima dello scontro finale (che ha una sua durata non banale e mette in difficoltà Harlan, Kurjak e Tesla).
Come al solito lo sfondo storico è curatissimo e il male folle e sanguinario di non-morti e maestri della notte si fonde al male dell’uomo nella sua banalità e disumanità.
Non una storia natalizia (come lo era stata l’orrorifica Scuola tra i fiordi l’anno scorso), ma una storia che oltre a fornirci un sano horror di azione ci fa riflettere sulle ideologie che spesso si annidano in desideri innaturali come quello dell’eterna giovinezza che porta a mefistofelici patti con il diavolo.
Andrea Del Campo continua ad offrire le sue ottime e solide prove su Dampyr. La caratterizzazione di Gabi Hedberg (la vedete nelle due tavole in preview qui sopra) mostra tutto lo studio per le dive del cinema tedesco anni 20 e 30. Le location sono sempre ricche di dettagli che danno profondità realistica (la villa della Hedberg a Baden Baden dal sapore liberty, l’Hotel in cui soggiornano Harlan e co., la locanda che ospita il ricercatore Hans…) e anche alcuni altri tocchi di classe come la locandina del film di Wenders Il cielo sopra Berlino (di chi è stata l’idea? Di Falco o di Del Campo?).
Il duro scontro finale dà poi modo a Del Campo di mostrare il suo campionario di corpi in movimento, colpi, ferite che vogliamo vedere da lettore di Dampyr!
E ora direi… buona fine d’anno a tutti i lettori di Dampyr e di FumettiAvventura ricordandovi che tra poco partirà il FumettiAvventura Award 2023! E se non lo avete ancora fatto DOVETE assolutamente vedere il film di Dampyr di cui abbiamo parlato anche in un recente episodio del podcast Il fumetto che potete ascoltare anche da qui sotto.
Buon Natale!!!!
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