Entra nel vivo la lunga storia (la prima così lunga) che porterà Mister No e soci a svelare il mistero del Tempio Maya. Una lettura che continua ad essere fresca e avvincente anche per uno come me che l’ha letta molto volte e in vario formato. Gli appunti a maggior ragione toccheranno dei particolari che all’ennesima lettura mi hanno colpito.
Sono in ritardo di qualche settimana… ma non disperate… non lascio indietro queste storie stupende!
Rio Negro – Mister No n.13
Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni: Roberto Diso
Copertina: Gallieno Ferri
La tapaia
Mi ha sempre colpito quella distesa verde che copre il fiume e impedisce di avanzare ai battelli a vapore. Una sorta di metafora del tentativo della natura di preservare dei luoghi per sé dove l’uomo, se vuole entrare, deve farlo come parte della natura e quindi lottando per avanzare con le stesse armi di tutti gli elementi naturali. Quando Pedro in cima alla barca grida «la Tapaia!!!», ecco per me lì cala il silenzio della natura. Che scena stupenda, che vignetta piena di avventura quella finale di p.67!
E poi ho sempre pensato commosso che Sergio Bonelli quel fenomeno lo aveva visto e aveva dovuto probabilmente fermarsi ed aspettare o cambiare strada… uomo e natura.
Commedia degli equivoci
Ma Mister No non dimentica anche nelle sue storie più avventurose che la vita è anche commedia e così come ormai abbiamo visto già fare altre volte, le prime 40 pagine sono tutte una grande commedia degli equivoci che gira attorno a Dana e Patricia e che vede Mister No in mezzo a due risse (ma va???) con alterne fortune. Divertimento assicurato.
Patricia
Eh sì, è vero quello che scrive Licari nell’editoriale del numero successivo: tante donne per Mister No, nessuna con cui si lega veramente, tutte trattate con rispetto e con signorilità, ma Patricia è una spanna sopra le altre. E lo è perché è subito ben caratterizzata nel suo essere emancipata e mai remissiva, avvenente e simpatetica con le persone che la circondano e sono con lei. Tutti noi lettori siamo innamorati di Patricia e la consideriamo la ‘fidanzata’ ideale di Jerry e proprio perché lo è… non può esserlo, cioè non può bloccare nemmeno per poco la vita di Mister No (potrebbe farlo nel Revolution, ma quella è tutta un’altra Patricia e forse è la figura meno riuscita del bel reboot di Masiero).
Cliffhanger finale
Why not? Anzi che bellezza arrivare così a pagina 96! Che cura dei tempi della narrazione. Pur sapendo come andranno le cose, è sempre così bello arrivare ad una pagina finale così con Patricia che si copre il volto con le mani per la paura e l’ansia di quello che può essere successo a Mister No. Fine di albo perfetta per il ‘to be continued’!
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