FumettiAvventura ha intervistato per i suoi lettori Giulio Antonio Gualtieri che in questo mese di febbraio 2019 è protagonista nelle edicola con la pressoché contemporanea uscita in edicola di due albi: Pirati! per Dampyr e la prima storia di Gotico Inglese nel Dylan Dog Color Fest. Si tratta per noi di un’ulteriore possibilità di approfondire nel dialogo con gli autori il mestieri di chi ci offre mese per mese avventure e divertimento a fumetti!
Giulio Antonio Gualtieri: Da lettore di Dampyr avevo voglia di rivedere in azione Akhar Nun. Per questo, ho cercato di sviluppare una premessa che ne giustificasse la presenza. La terribile punizione che dà il via alla storia, mi sembrava la soluzione giusta. Poi, la verità è che avevo appena giocato a quel capolavoro di Uncharted 4, e da amante delle storie di pirati, volevo assolutamente immergere la penna in un’avventura con protagonisti i fratelli della Costa…
Giulio Antonio Gualtieri:: Ho comprato il numero uno di Dampyr che ero appena tornato a casa dalla gita di secondo liceo, e non ho più smesso di seguirlo: da lettore, quindi, direi che banalmente mi piace tutto. Da scrittore invece, mi piace lavorare sull’equilibrio tra sequenze d’atmosfera e d’azione. Un rapporto complicato, ma fondamentale per la costruzione di una buona storia. Per quanto riguarda Akhar Nun, mi sembra giusto ringraziare Cajelli e Lozzi, autori di quel meraviglioso episodio di cui il mio è moralmente debitore.
Giulio Antonio Gualtieri: Sono molto contento, Simone è stato praticamente perfetto. Ha dato grande forza sia alla ricostruzione dell’epoca che alla recitazione dei personaggi. Un esordio impressionante, che sono felice che mi abbia in qualche modo visto coinvolto. Per quanto riguardo la prima domanda, ci siamo confrontati soprattutto su alcuni elementi costitutivi, tipo la barca a vela utilizzata dai nostri, oppure le fattezze dei pirati. Ma la bontà del risultato finale è dovuta anche al grande lavoro svolto dalla redazione, da Giorgio (Giusfredi) al grande capo Mauro (Boselli).
Giulio Antonio Gualtieri: L’idea nasce da Roberto (Recchioni). È stato sempre lui a stabilire la struttura a due tempi dell’albo, ed a mettere in contatto me e Fabrizio (Accatino). A quel punto, io e lui ci siamo chiusi in lunghissime telefonate fiume su Dracula, Dylan Dog, la letteratura gotica e tutto il resto, cioé il crudelissimo Dio pallone.
Giulio Antonio Gualtieri: Mignola è un autore che mi piace, ma credo che la domanda su di lui sia da girare più a Stefano (Landini). Per quanto mi riguarda, invece, ho fatto un lungo lavoro d’analisi di tutte le trasposizioni cinematografiche di Dracula, con particolare attenzione al trattamento della sequenza del Demeter. La prova che sia una delle parti più d’impatto di tutto il romanzo di Stoker è che non c’è una trasposizione che l’abbia resa in maniera identica ad un’altra. Per quanto riguarda specificatamente il film di Coppola, ho fatto un lavoro di sintesi, nel senso che ho arricchito l’atmosfera presente sul Demeter con alcune potenti visualizzazioni del vampiro presenti soprattutto nella parte a Castel Dracula, che io ho trasportato impunemente sulla nave.
Giulio Antonio Gualtieri: Io ho collaborato ad una di queste operazioni, il cross-over con Dampyr, quindi son di parte. Ma in ogni caso, vedo rischi solo quando un personaggio ferma la sua evoluzione, e comincia a ripetere stancamente sé stesso. Dylan poi è un personaggio dai contorni indefiniti: ogni epoca, ogni ambientazione può essere adatta ad ospitare l’indagatore dell’incubo. Per questo, mi auguro che ci siano sempre più occasioni di vederlo in contesti sempre più variegati.
Giulio Antonio Gualtieri: In tema di disegnatori, sono stato davvero fortunato. Stefano ha fatto un gran lavoro. Siamo entrati in sintonia fin da subito, davanti ad una birra a Lucca ed una pizza a Reggio Emilia (strano, ma vero). Ha dato una svolta molto dinamica ad una storia che per atmosfera correva il rischio di poter risultare un po’ statica. La splash con la nave in balia della tempesta è la mia preferita, ma in generale, c’è l’imbarazzo della scelta.
Giulio Antonio Gualtieri: Come sai, in questo lavoro c’è bisogno di tenere la bocca cucita. C’è molto che bolle qui in pentola, e mi sono costretto a mordermi la lingua.
Posso però dire che la mia prossima uscita in edicola sarà un fumetto horror per l’Editoriale Cosmo, un omaggio all’opera del maestro H.P. Lovecraft. Sarà disponibile in primavera…
FumettiAvventura: una mezza dichiarazione l’abbiamo strappata… ma nulla di più! Ah ah ah!! Intanto ti ringraziamo per la tua disponibilità e in bocca al lupo per i tuoi prossimi lavori.
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