Ho comprato qualche giorno dopo Lucca Comics uno dei 599 art portfolio de Il Confine e dopo averlo riguardato e letto più volte provo a presentarvelo (da qui il punto interrogativo alla fine del titolo perché non è facile presentare questo prodotto tanto intrigante quanto misterioso).

Innanzitutto diciamo che cos’è Il Confine. Si tratta di un progetto crossmediale (o transmediale? Forse di più il secondo) della neonata linea Audace della Sergio Bonelli Editore, un progetto che si svilupperà in una serie TV (prodotta da Lucky Red e Sergio Bonelli Editore) e in un fumetto sicuramente, un progetto che però ha avuto l’importante preview (seppur in edizione ultra limitata) dell’art portfolio formato da 12 illustrazioni di grande formato e grande pregio su carta spessa (dei veri e propri quadri, vi assicuro!), 12 illustrazioni che sul retro presentano un racconto scritto da Mauro Uzzeo e Giovanni Masi. Quindi la transmedialità è già presente nel portfolio che coniuga illustrazione e scrittura in prosa.
Menti pensanti dietro al progetto sono i citati Mauro Uzzeo e Giovanni Masi, mentre gli artisti all’opera nel portfolio sono Carlo Ambrosini, Alessandro Barbucci, Giacomo Bevilacqua, Massimo Carnevale, Gipi, Shintaro Kago, Tanino Liberatore, LRNZ, Emiliano Mammucari, Giuseppe Palumbo, Rita Petruccioli e Danijel Zezelj. Palumbo è stato già annunciato come disegnatore del primo numero della miniserie a fumetti.

Di cosa parlerà Il Confine?
Il racconto contenuto nel portfolio narra in prima persona l’esperienza di un operaio di telecomunicazioni insieme al suo collega Livio. Ci troviamo in un paesino di montagna in un’area caratterizzata da fitti boschi. I due operai vengono mandati a controllare una centralina malfunzionante ma nello svolgimento del loro lavoro accade qualcosa di misterioso che l’io narrante (di cui non conosciamo il nome) fatica a definire: è la percezione della frantumazione della realtà che si divide contemporaneamente in molteplici piani. E a farne le spese è innanzitutto Livio. L’unico altro elemento presente nel racconto che pare essere importante per la serie TV e miniserie a fumetti che verrà è la presenza di una scolaresca in gita in pullman (i ragazzi in questione ritornano nelle illustrazioni di Bevilacqua, Mammucari, LRNZ, Barbucci).
Il tono del racconto di Uzzeo e Masi ammicca a certe narrazioni lovecraftiane che giocano sul tema dell’indicibilità di fenomeni al di là dei ‘confini della realtà’. E la mitica serie Tv anni ottanta pare costituire un altro riferimento esplicito per Uzzeo e Masi e del resto anche il loro progetto si intitola Il Confine.
Certo interpretare altre illustrazioni pare davvero un azzardo per ora. Colpiscono le inquietanti figure sospese a mezz’aria coi piedi nudi (elementi quest’ultimo presente nel racconto) dell’illustrazione di Carnevale, o lo stravolgimento dei piani di realtà di Shintaro Kago e di Rita Petruccioli, ma cosa significano??
Sappiamo che nel 2019 sapremo di più? Ma quando? Avremo la possibilità di vedere un Pilot della serie Tv o vedremo il primo numero della miniserie disegnato da Palumbo?
Lo scopriremo probabilmente in primavera (Comicon?) ma non già a Cartoomics perché non pare esserci un evento per ora dedicato.
Certo il cast dei disegnatori è stellare e l’aura di mistero è ben creata e questo ci invoglia ancora di più a sperare di scoprire qualcosa di più!

Da ultimo… vale la pena comprare il portfolio ancora disponibile?
Si tratta di un investimento importante (50€ di fatto) per un oggetto molto bello e ben curato (a parte – giusto dirlo – tre refusi di stampa che spiace leggere in un racconto tutto sommato breve e in un prodotto che ha come detto un certo costo). Se vi piacciono anche solo 4/5 di questi disegnatori e avete amato serie come Twin Peaks o Ai confini della realtà… allora fateci un pensierino!
Ho comprato ora il portfolio e non sono riuscito a trovare i refusi, puoi indicare dove sono?