Da una decina di giorni è nelle edicole Il segreto del medaglione, terzo albo della nuova serie Tex Willer edita dalla Sergio Bonelli Editore. Peculiarità di questa serie è il raccontare le avventure del giovane Tex delle origini, ovvero lo scapestrato fuorilegge dei primi albetti a striscia scritti da Gian Luigi Bonelli e disegnati da Aurelio Galleppini. Ai testi di questo albo troviamo il curatore Mauro Boselli e ai disegni Roberto De Angelis.
Il segreto del medaglione – Tex Willer n.3
Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Roberto De Angelis
Copertina: Maurizio Dotti
Riassunto delle puntate precedenti (che potete leggere anche qui e qui): Tex Willer salva il ladro di cavalli Jimmy Jones dalla banda guidata dallo spietato Coffin, il quale si allea con l’indiano Pawnee Dente di Lupo per mettere le mani su un favoloso tesoro. Il risultato è che a rimetterci la pelle è Orso Grigio, il vecchio sakem della tribù e custode di un medaglione sul quale è inciso il segreto per raggiungere il tesoro. La giovane Tesah si mette sulle tracce della banda per recuperare il sacro oggetto. Nel frattempo, Tex Willer viene a sapere della morte di Orso Grigio e pensa di indagare, ma finisce con l’imbattersi nella terribile banda di Red Bill.
Sinossi: Tex affronta e sconfigge in un violento scontro a fuoco l’intera banda di Red Bill e, ripreso a cavalcare con il fedele Dinamite, si imbatte in Tesah, inseguita da Coffin e dalla sua cricca. Dopo una dura sparatoria, i due giovani riescono a mettersi in salvo e l’indiana racconta a Tex, conosciuto molti anni prima, la propria storia.
Ed ecco infatti che, a pagina 40 di questo albo, inizia ufficialmente il remake de Il totem misterioso, la leggendaria storia con la quale Tex si presentò ai suoi lettori nel 1948. Ovviamente non si tratta di un remake vignetta per vignetta o battuta per battuta, una cosa del genere risulterebbe posticcia e anche un po’ ridicola. Quello che Boselli fa è andare a recuperare la sostanza di quei racconti e ripresentarli sotto una luce nuova per un pubblico che di Tex non ha quasi mai sentito parlare se non nei racconti dei genitori o dei nonni.
Faccio fatica invece a vedere dei difetti nel lavoro di Roberto De Angelis. Colonna portante di Nathan Never del quale è stato anche copertinista per innumerevoli anni, il disegnatore campano sfodera tutto il proprio talento regalandosi una prova semplicemente memorabile, forse una delle migliori della sua lunga carriera. Archiviato definitivamente l’impacciato Texone Ombre della notte datato 2004 su testi di Claudio Nizzi, De Angelis si dimostra perfettamente a proprio agio nelle atmosfere del giovane Tex Willer.
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