Dampyr Index – Il figlio del diavolo (D1-2)

Scritto da Paolo M.G. Maino

25 Giu, 2018

Dopo aver iniziato una rilettura integrale della serie Dampyr e dopo aver raccolto le osservazioni di tanti lettori che spesso faticano ad inserirsi nella complessa continuity dell’ammazzavampiri di casa Bonelli, ho pensato di sistematizzare il mio lavoro di rilettura in schede sintetiche e collegate tra di loro. L’obiettivo è di pubblicare due schede a settimana per arrivare entro il 2020 alla schedatura completa. Il mio lavoro non vuole sostituirsi a tanti strumenti già presenti in rete (come l’ottimo sito dampyr.altervista.org), ma vuole raccontare in modo da una parte più discorsivo e dall’altra con una procedura quasi filologica evidenziare passaggi e momenti chiave alla luce di questi quasi 20 anni di storie. Il tutto in un tempo di lettura di massimo 10 minuti (per le storie doppie o triple).

Introduzione: Un romanzo che diventa una serie. Una riflessione forte ‘audace’ sulla guerra, sul male, sull’ingiustizia che dà il là a più di duecento numeri oltre agli speciali e ai maxi per un percorso che continua ancora oggi dopo l’esordio nell’aprile del 2000 e una ideazione che risale a ormai più di 20 anni fa. Questa è la prima avventura del Dampyr, Harlan Draka, figlio del Maestro della Notte Draka, uno dei più potenti arcivampiri che tessono trame nascoste nel mondo degli uomini loro terreno di caccia dopo aver abbandonato il loro pianeta alieno morente.

I Maestri della Notte si nutrono del sangue degli uomini e si sono spartiti la Terra in zone di caccia. Le uniche regole semplici da seguire per i circa 200 arcivampiri sono: mantenere la segretezza senza rivelare agli uomini la loro esistenza e non uccidersi reciprocamente. L’unico in grado di sconfiggerli con il suo sangue per loro mortifero è proprio il Dampyr. Ma chi siano i Maestri della Notte e quali siano i poteri e i compiti del Dampyr lo si scoprirà a poco a poco nei primi numeri della serie. La prima storia (ora anche ripubblicata in un bel formato) è opera di Mauro Boselli e Maurizio Colombo (co-creatori) per i disegni di Majo (Mario Rossi).

 

Il figlio del diavolo – Dampyr n. 1

Data pubblicazione: aprile/maggio 2000

Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli e Maurizio Colombo

Disegni: Majo (Mario Rossi)

Copertine: Enea Riboldi

Tavole: 188

Personaggi: Harlan Draka (il Dampyr), Kurjak, Tesla, Yuri, Istvan, Lajos, Gorka, le Tre Vecchie, Draka, Radek.

Luogo: I Balcani (non precisato altro).

Tempo: Il presente (fine anni ‘90, inizio 2000); visioni dei primi anni di vita di Harlan (tra il 1945 – la nascita – e gli anni cinquanta).

Trama: [D1] In una non precisata zona di guerra nei Balcani, la squadra di soldati irregolari capeggiata da Kurjak riceve l’ordine di tenere sotto controllo un piccolo villaggio, Yorvolak. Qui lo spettacolo della guerra assume caratteristiche inusitate: la maggior parte degli abitanti è morta trucidata in modo disumano dopo essersi asserragliata nella chiesa. Perfino un soldato ribelle è morto stringendo in mano una croce senza neppure cercare di difendersi con un fucile. L’unico dialogo che la compagnia di Kurjak riesce ad avere è con una vecchia che parla del “diavolo” che ha portato la morte nel paese e che dice che solo Dampyr può sconfiggerlo. La vecchia viene uccisa con un colpo alla testa da Istvan, un violento commilitone di Kurjak che ragiona solo con la sua pistola. La prima notte passata nel paese fantasma si rivela fatale per molti che vengono uccisi dai non-morti di Gorka, il Maestro della Notte che sta controllando quel territorio e sfruttando per le sue violenze la protezione fornita dalla spietata guerra in atto.

Tra i non-morti vediamo in azione per la prima volta Tesla, giovane ragazza di origine tedesca trasformata in non-morta da Gorka. Alla mattina Lajos, un altro compagno di Kurjak, invita tutti ad andarsene perché teme i vampiri (e sembra crederci solo lui). Ma di fronte al rifiuto di Istvan, Lajos consiglia almeno di trovarsi un alleato: il Dampyr. Harlan Draka compare finalmente in una scena onirica (le visioni di Harlan saranno una costante delle caratteristiche del personaggio che attraverso di esse scoprirà molto di sé e della sua natura), in cui Harlan stesso assiste alla sua nascita e alla morte nel parto di sua mamma alla presenza di Tre Vecchie che lo accudiranno come tutrici e che lo proteggeranno dall’influsso del padre Draka per poterlo lasciare libero di scegliere quale strada percorrere se quella del bene o quella del male.

Quando si risveglia, Harlan si trova su una automobile malconcia in compagnia di un ragazzo, Yuri, con il quale inscena dei numeri da ciarlatano presentandosi a bigotti contadini come il Dampyr che scaccia il malocchio. Lajos lo preleva da questo rituale e lo porta da Kurjak che di fatto lo costringe a passare la notte all’aperto se vuole che Yuri abbia salva la vita (pur avendo sentito Harlan negare di avere qualsivoglia strano potere a parte una eccezionale resistenza all’invecchiamento essendo nato nel 1945 e mostrando anche meno di trent’anni). La notte è il battesimo di Harlan come Dampyr e la prima ad accorgersene è proprio Tesla che mentre sta per addentarlo percepisce il suo non essere completamente umano. Nella colluttazione che segue con altri cinque non-morti, Harlan ne uccide uno con il suo sangue e cattura Tesla chiudendola nella chiesa al riparo dalla luce del sole che trasforma in cenere i non-morti.

Tesla dà conferma a Harlan della sua duplice natura di Dampyr e gli rivela che è Gorka ad agire nella zona. Inoltre, nello scetticismo di Kurjak, Harlan accetta l’alleanza proposta da Tesla che crede che il Dampyr abbia il potere di liberarla dal controllo di Gorka. Harlan crea così per la prima volta pallottole e coltelli potenziati con il suo sangue stregato. Nella battaglia finale Harlan, Kurjak e Tesla hanno la meglio sul branco di Gorka e su Gorka stesso che fugge sorpreso dal non riuscire a sottomettere mentalmente il Dampyr e dopo essere rimasto ferito all’occhio dal suo sangue venefico. Nelle tavole finali Harlan giura vendetta sul corpo di Yuri da lui ucciso dopo che era stato trasformato in non-morto da Gorka per uccidere Harlan.

 

La stirpe della notte – Dampyr n. 2

[D2] Cambia lo scenario. Harlan, Tesla e Kurjak si sono spostati in città (anche in questo caso non ci sono volutamente precisi riferimenti geografici) alla ricerca di Gorka e del suo branco.
In mezzo alle bombe e ai cecchini si muovono anche i non-morti di Gorka che riescono a nascondere le loro violenze nel sangue della guerra. Ma Dampyr e i suoi ne eliminano abbastanza facilmente quattro. Nella notte Harlan ha un lungo incubo in cui si rivede bambino, vittima delle prese in giro perché la sua diversità in qualche modo veniva percepita dai suoi coetanei; quindi di nuovo sogna le tre anziane signore sue tutrici e ha la prima chiara visione di suo padre prima in groppa ad un cavallo con un’armatura cinquecentesca su uno sfondo di guerra e poi in sella ad una moto che lo invita a seguirlo; poi il piccolo Harlan si trova catapultato nel mondo morto dei Maestri della Notte; infine il sogno si trasforma in un dialogo sprezzante con Gorka che pare pronto ad affrontarlo perché ora lo conosce e sa chi è.

Al risveglio Harlan si trova davanti Tesla che gli punta contro la pistola spinta dal controllo mentale a distanza di Gorka. Harlan riesce a farla desistere vincendo il controllo mentale di Gorka e vedendo il ‘mattatoio’ in cui si trova, ma Tesla preoccupata di poter davvero uccidere Harlan abbandona i due uomini. Alla ricerca di indizi su dove si trovi il mattatoio Harlan e Kurjak incappano in un cecchino che viene eliminato da Kurjak; Harlan ha un’altra visione e parla con una vecchia vittima del cecchino che gli rivela che il mattatoio di Gorka si trova sotto la biblioteca centrale della città. Tesla è prigioniera di Gorka che la sta torturando.

Harlan dopo aver ucciso un gruppo di non-morti con l’aiuto di Kurjak scende nel mattatoio dove riesce ad avere la meglio su Radek, criminale di guerra trasformato in non-morto da Gorka proprio per uccidere Harlan. Nello scontro finale Harlan sperimenta la potenza e la velocità di azione dei Maestri della Notte, ma su suggerimento di Tesla volge a suo vantaggio la situazione uccidendo, con un morso mortale del suo sangue di Dampyr, Gorka, quindi porta in salvo Tesla avvolgendola in una grande tenda. L’alleanza del nuovo trio di eroi è suggellata da Kurjak che offre a Tesla un po’ del suo sangue per consentirle di recuperare dalle ferite subite per la tortura di Gorka. La guerra ai Mestri della Notte ha inizio facilitata anche da alcuni libri posseduti da suo padre che una anziana suora serva di Draka gli ha consegnato prima di dissolversi in cenere in una stanza segreta della biblioteca.

Pagine da ricordare:

pp.5/6 D1 Kurjak è il primo del terzetto di eroi a comparire e a pronunciare la prima battuta dell’intera saga: «Allora?… Che cosa vedi, Istvan?…». Lo vediamo bene in viso nella vignetta 1-2 di p.6 D1.

pp.20/21 D1 Tesla compare nuda vestita solo di un giubbetto di pelle nero aperto e pronta a cibarsi del sangue dei ribelli nella vignetta 4 di p.20 D1, la vediamo in volto nella vignetta 5 di p.20 D1 e ne temiamo gli aguzzi denti nella vignetta 3 di p.21. La prima battuta di Tesla a p.20 D1 è «Aiuto… aiutatemi… ho paura…»

p.28 D1 Harlan come ogni eroe che si rispetti arriva a storia già abbondantemente avviata: lo vediamo in quattro angolazioni diverse a p.28 D1 dopo che nella vignetta conclusiva di p.27 D1 Lajos aveva risposto a Kurjak «Io… io so chi dobbiamo chiamare…». Sentiamo una voce fuori campo che grida «Harlan! Harlan Draka!» e la risposta di Harlan inquadrato dal basso in alto in un paesaggio da romanzo gotico avvolto nel suo lungo impermeabile «Chi mi chiama?…». E in fondo questo è in gran parte il senso di questi primi due numeri per Harlan: la chiamata a diventare davvero un Dampyr e a cominciare a compiere il suo destino.

p.44D1 Gorka è il primo Maestro della Notte ad entrare in azione.

p.32D2 la prima apparizione di Draka.

Le copertine: Enea Riboldi disegna due copertine che rappresentano visivamente alcuni cardini della serie. Harlan al centro della prima in mezzo ad uno straziato scenario di guerra segnato da vittime innocenti (la bambola in mezzo al filo spinato); Harlan che si gira sorpreso per l’assalto dall’alto di un non-morto in un’aula di biblioteca). Scenari di guerra, azione, horror, luoghi difficili ma anche riferimenti culturali a dare ulteriore profondità alla serie (i libri della biblioteca).

Cosa scopriamo su…

…i poteri del Dampyr: Harlan scopre che il suo sangue stregato è l’unica cosa in grado di uccidere non-morti e Maestri della Notte; che le sue visioni sono spesso premonizioni e suggerimenti per strade da percorrere, ma si accorge anche che a volte queste premonizioni vengono da qualcuno che li sta aiutando [p.73D2]; che ha la capacità di resistere al controllo mentale dei Maestri della Notte e in qualche modo di vincere il controllo dei Maestri sui non-morti come riesce a fare con Tesla quando è pronta ad ucciderlo su ordine di Gorka; che ha delle percezioni amplificate in presenza di non-morti e Maestri della notte. Inoltre comincia a intuire  finalmente la spiegazione al suo lento invecchiamento e alla velocità con cui recuperare dalle ferite.

…il passato di Kurjak: Kurjak ha perso moglie e figlio durante un bombardamento della guerra nei Balcani e questo lo ha reso un soldato senza scrupoli. Ma all’inizio della saga di Dampyr e ancora prima di incontrare Harlan, Kurjak mostra i suoi evidenti dubbi nei confronti della guerra che sta combattendo perché alla fine niente cambierà («i grandi capi… quelli che ci hanno mandato a uccidere e morire, si siederanno con il nemico intorno a un bel tavolo e torneranno a essere amici come prima… anzi più di prima!»  p.18D1). Ha bisogno di un nuovo ideale e l’incontro con Harlan glielo offre (Così dice ad Harlan: «D’ora in poi farò la mia guerra personale, quella giusta!» e Harlan gli risponde «Ben detto, amico! Dunque andiamo a combattere i nostri nemici!… Quelli veri!…» p.73D2).

…Draka: Draka invita in sogno il piccolo Harlan a seguirlo e poi così dice a riguardo della madre: «Io amavo tua madre. L’ho amata per quanto possono amare quelli della mia stirpe!» (p.34D2)

…le tre vecchie: si dichiarano custodi di Harlan per conto della legge e a Draka che lo vuole per sé così dicono «Harlan è troppo potente per darlo a te e far pendere la bilancia dall’una o dall’altra parte».

Lessico dampyriano:

Mattatoio: è il luogo (generalmente nascosto nelle viscere della terra) dove il Maestro della Notte organizza i suoi terribili banchetti a base di sangue umano per sé e per il proprio branco di non-morti. È un centro pulsante di morte e sofferenza che spesso Harlan riesca a percepire con i suoi poteri.

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3 Commenti

  1. Ottima iniziativa! In origine avrei voluto impostare il mio sito (grazie per la citazione, a proposito) in un modo simile al tuo, ma dopo qualche timido tentativo ho rinunciato: Dampyr aveva un anno di vita editoriale e un'analisi troppo spinta dei singoli albi mi avrebbe fatto accumulare ritardi. Invece con le schede attuali, ipertestuali, riesco a mantenere un mese di differita sulle uscite (come è giusto che sia, se uno vuol sapere che succede nel "presente" si compri l'albo!).
    Davvero contento per questo progetto! 🙂 Dal canto mio, sto rivoluzionando il sito, non nei contenuti ma nelle funzionalità (navigazione perfezionata per smartphone, migliore leggibilità da pc, …), e ovviamente mi segno di aggiungerti tra i link!

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  2. Ciao! Il tuo lavoro è pazzesco e incredibilmente ricco di informazioni. In una parola: essenziale! Il mio obiettivo è provare a far avvicinare qualcuno a Dampyr attraverso un’analisi più narrativa. Aspetto i tuoi commenti!

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  3. Mi sembra una bellissima iniziativa ! Volevo chiedervi : lo potreste fare anche per zagor ? ( complimenti per il blog!)

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