Il Passato di Isabel – Zagor 633
Soggetto e Sceneggiatura: Antonio Zamberletti
Disegni: Mauro Laurenti
Copertina: Alessandro Piccinelli
Lo ammetto: i primi due capitoli mi avevano lasciato un po’ l’amaro in bocca. Una storia troppo da western puro, come spesso capita a quelle di Zamberletti, e dei disegni, limitatamente alla seconda parte, inspiegabilmente sconclusionati.
Ergo, il rischio sòla era altissimo e confesso che quando ho aperto il terzo e ultimo albo ero preparato al peggio. E invece non solo non ho avuto il peggio, ma mi sono pure goduto questo ultimo volume con un gusto notevole.
Lo scontro fra Zagor, Blondie e i loro alleati nella città fantasma è un puro spettacolo magistralmente orchestrato dal duo Zamberletti/Laurenti finalmente in piena sintonia. A proposito di paragoni con il western puro, a me questa lunga battaglia ha ricordato la parte conclusiva di Ultimo scontro a Bannock, la parte finale de Il passato di Carson, il grande capolavoro di Mauro Boselli e Carlo Raffaele Marcello pubblicato nel 1994 sulle pagine di Tex. Certo, andare ad accostare un buon albo con un capolavoro del fumetto italiano sembra quasi una provocazione, ma è giusto per rendere l’idea del livello di epicità raggiunto dallo scontro.
Zamberletti riesce finalmente a risollevare le sorti di una storia destinata altrimenti a cadere nel dimenticatoio nel giro di un lampo e lo fa buttandola tutta sulle emozioni e sull’azione, pigiando l’acceleratore nel corso della già citata battaglia finale, probabilmente la parte che verrà maggiormente ricordata di questa avventura. Ci sono però diversi altri passaggi degni di nota: il passato di Blondie, anche se telefonato, risulta ben servito e credibile, mentre finalmente Cico ha il suo momento di gloria. Troppo spesso relegato al ruolo di macchietta comica, qui il pancione messicano ha i riflettori puntati in diversi frangenti e il suo ruolo risulta determinante per il lieto finale della vicenda.
Personalmente ho apprezzato anche il finale che lascia presagire possibili nuove storie con Blondie come coprotagonista. D’altronde mica si potevano aspettare quarant’anni per farla poi morire tragicamente, no?
Applausi a scena aperta anche per i disegni del maestro Mauro Laurenti. A questo punto è inevitabile pensare che i pessimi disegni dell’albo precedente siano da attribuire perlopiù a errori redazionali o di stampa, perché non è possibile che in questo terzo capitolo essi siano tornati improvvisamente ai soliti alti livelli. Il buon Mauro dà il meglio nelle concitatissime scene d’azione e quindi la battaglia finale è per lui un’occasione troppo ghiotta per non darsi alla pazza gioia. Speriamo solo di non dover aspettare altri cinque anni prima di doverlo ritrovare di nuovo sulle pagine di Zagor.
Come valutare quindi questo ultimo capitolo della trilogia?
Un buon albo, ricco di azione ed avventura e con alcuni passaggi davvero intensi sul piano emozionale.
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