Le vendicatrici – Dampyr n.279 (giugno 2023)

Scritto da Paolo M.G. Maino

3 Lug, 2023

Giuseppe Andreozzi e Claudio Falco attraverso i disegni di Andrea Del Campo ci riportano negli stati del Sud degli USA e ci fanno di nuovo respirare l’afa e l’umidità di quelle terre e il suo legame ancestrale con leggende e miti che affondano nelle antiche tradizioni delle popolazioni africane deportate durante la terribile tratta degli schiavi.

Quelle zone dampyrianamente ci riportano ad uno dei primi maestri della notte che Harlan ha dovuto affrontare: Legba (Dampyr nn 15-16 come potete rileggere nel nostro Dampyr Index, che – lo so – dobbiamo riprendere in mano!).

Ma andiamo con ordine!

 

 

Le Vendicatrici – Dampyr n.279

 

Soggetto: Giuseppe Andreozzi e Claudio Falco

Sceneggiatura: Claudio Falco

Disegni: Andrea Del Campo

Copertina: Enea Riboldi

 

Una delle caratteristiche peculiari della serie di Dampyr è l’attenzione alla continuity che da un lato deve essere rispettata da chiunque scriva un soggetto e dall’altra deve però non essere così rigida da perdere la possibilità di acquisire lettori nuovi od occasionali (come spesso accade nei mesi estivi nei periodi di vacanza).

Le vendicatrici è un’ottima esemplificazione di questa caratteristica della serie. Il lettore di lunga data potrà gustare il ritorno di luoghi e personaggi di quello che è ormai un classico episodio: la doppia storia di Boselli e Dotti (gli stessi autori del Texone appena uscito in edicola) che aveva tra i protagonisti la band rock degli Swamp Lizards di cui si raccontava la loro misteriosa fine. Tuttavia il lettore più occasionale (o che comprensibilmente potrebbe anche aver dimenticato quella storia) si può lo stesso gustare una vicenda ricca di azione e di mistero, le componenti tipiche dell’horror dampyriano.

 

 

Sullo sfondo dei mai sopiti odi razziali, tema che è sempre guardato e proposto con attenzione dalla casa editrice milanese i cui eroi hanno sempre difeso le minoranze e combattuto ogni forma di discriminazione (del resto anche la storia del Texone ora in edicola tocca la vicenda molto da vicino), Andreozzi e Falco uniscono la loro interpretazioni delle figure leggendarie del folklore degli stati del Sud, ossia le Boo Hags, le belle e spietate vendicatrici del popolo Gullah che danno il titolo all’albo. Si tratta di una variante sul genere dei vampiri soprattutto per la modalità di prosciugamento più che di dissanguamento del malcapitato.

Ovviamente come ho già anticipato, se ci sono delle vampire non-morte, ci deve essere (o essere stato) un maestro della notte e nella zona il più celebre è stato appunto Legba. Spunti nuovi e richiami alla continuity dampyriana si legano quindi strettamente e offrono vari piani di lettura.

 

 

L’albo poi è ricco di scene di azione, sparatorie, combattimenti con pugnali, artigli e zanne. Un cocktail che è sapientemente dosato nella sceneggiatura del dottor Falco e che è offerto per la solita egregia prova di Andrea Del Campo che si trova a suo agio nei boschi e nelle paludi del profondo Sud americano e come al solito ci offre un campionario gustoso di dinamicità e sinuosità.

Bellissime le Boo Hags, novelle sirene che attirano e uccidono, simbolo di una volontà di rivincita sia perché sono figure del folklore dei popoli afroamericani schiavizzati brutalmente sia perché figure anche del riscatto della donna.

 

 

Chiudo citando due scelte che mi hanno particolarmente convinto: la figura di Miss Robinson che nella sceneggiatura di Falco diventa un controaltare non-violento delle Boo Hags. Una scelta narrativamente sensata e che risponde anche a certi valori che i fumetti Bonelli da sempre veicolano: sono opere di intrattenimento, ma sono anche occasione di comunicare il rispetto e di valorizzare il dialogo. E poi nella scena finale mi è piaciuto l’uso di uno strumento simbolo della guerra di secessione americana: il cannone!

E con questo, sul filo di lana, chiudiamo la recensione del Dampyr di giugno, in attesa tra pochissimo di quello di luglio dove ci troveremo in una ghost story data la presenza fin dalla copertina della medium Maud.

 

 

 

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