Storie in Centro-Sudamerica: pistole e azione; storie con Bobby Quintana: pistole e azione; storie di Giusfredi e Del Campo: pistole e azione… se i sillogismi aristotelici funzionano allora che cosa possiamo aspettarci dal nuovo Dampyr in edicola dal 5 agosto, una storia ambientata tra Colombia e Messico, con protagonista principale Bobby Quintana (che si guadagna anche la copertina iconica con Harlan) e realizzata dal duo Giorgio Giusfredi e Andrea Del Campo? Pistole e azione come in un film di Tarantino e del resto uno dei personaggi (Joe Dern) direi che ci richiama il Cliff Booth interpretato da Brad Pitt in C’era una volta a… Hollywood, film molto amato dal co-curatore di Dampyr.
Ma ho già fatto quasi mezza recensione, per cui, titoli di testa e passiamo al dunque (c’è uno spoiler… non enorme a mio parere e esprimo anche delle idee sullo sviluppo futuro, ma leggete a vostro rischio e pericolo)
Messico e sangue – Dampyr 257
Soggetto e sceneggiatura: Giorgio Giusfredi
Disegni: Andrea Del Campo
Copertina: Enea Riboldi
Tornano in azione insieme, come già scritto, Giusfredi e Del Campo che dalle polveri delle steppe asiatiche de Il figlio di Erlik Khan (D210) si trovano ora nella polvere delle baracche di Medellin – nel passato di Bobby – e di Las Cruces in Messico, nel presente.
La storia, appunto, gioca su due piani temporali: il passato dell’adolescente Bobby Quintana che si lega per spirito di vendetta a Joe Dern, uno sbrigativo agente della DEA, che, nel secondo piano temporale, – guardacaso – [spoiler] salta fuori bello e giovane come trent’anni prima nel presente e pare proprio essere un non-morto [fine spoiler].
Tutto per altro sembra filare sui classici binari delle storie di Dampyr di azione: si individua un nemico non-morto o maestro della notte, lo si stana, c’è una imboscata, e alla fine conosciamo la conclusione tipo grazie ad un bel che cosa succede grazie un bel pai ben noti poteri di Harlan, ma Giusfredi è bravo a scompaginare le carte nelle ultime pagine e a far crescere la tensione fino al prossimo albo. Eh sì perché Dampyr 257 e 258 presentano anche la prima storia doppia dello sceneggiatore lucchese e il preview del prossimo albo dal titolo Dottor dolore ci riporta ad un personaggio malvagio dei primi numeri: ma come si collega Nemech, il Dottor Dolore con Joe Dern? Che cosa sta facendo in Messico la Temsek? C’è aria di Marsden? Chi lo sa… Ma è questo il bello, leggerete l’albo e poi farete anche voi le vostre deduzioni (le mie non sono spoiler se non per il fatto che tutti conoscete già il titolo e il preview del numero 258).
Avete già capito che la storia mi è piaciuta e molto: azione, amore (c’è anche quello), sorprese, gusto per la ricostruzione di ambienti e contesti storici, il romanzo di formazione del giovane Bobby Quintana… tanti elementi mixati insieme come in un bel film di… Tarantino appunto e poi le sparatorie con il tratto di Andrea Del Campo sono una vera goduria per gli occhi: non perdi un particolare, ma nello stesso tempo hai il tuo spazio bianco per immaginare quello che non c’è nelle vignette.
Dobbiamo poi menzionare la splendida pagina doppia che immortala la detective board nell’ufficio di polizia di Las Cruces e il consueto gioco di citazione per il Picco del Corvo, la birreria-ufficio di Giusfredi a Lucca!
Per ora basta così… ci rivediamo a inizio settembre con la conclusione di questa bella storia della coppia Harlan/Bobby Quintana.
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