Secondo appuntamento con I’m a Bonellian in DC e dopo il mio primo approccio a Superman (di cui davvero non avevo mai letto nulla), eccovi la mia recensione dei primi tre numeri della neonata serie Batman sotto l’egida Panini Comics.
Qui devo farvi una confessione: avevo già letto un fumetto di Batman non un fumetto qualunque ma forse ‘il’ fumetto di Batman: sto parlando de Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller, regalo di alcuni amici per i miei 18 anni insieme ad una maglietta dei Celtic (correva l’anno 1992 e quei regali furono davvero per me azzeccatissimi!). Edizione Rizzoli. Bellissimo e tutt’oggi in bella mostra nella mia libreria.
Ok, fatta la confessione e tolta la digressione, parliamo di questi tre primi numeri del Batman Panini dal punto di vista del quasi ‘neofita’.
Batman 1-3 (giugno-luglio 2020)
Rispetto a quanto visto finora nella serie Superman, il quindicinale dedicato al’uomo pipistrello di Gotham City presenta due serie americane alternate: la storica Detective Comics (i nn. 1007 e 1008 nel numero 2) e Batman (i nn. 75-78 nei numeri 1 e 3). Questo complica un po’ il neofita di stampo bonelliano che si trova di fronte a due storylines molto differenti e che presentano soprattutto il nostro Bruce Wayne in due situazioni diametralmente opposte.
La parte di Batman
Nella serie Batman la saga La città di Bane si svolge in una ancora più folle e violenta Gotham controllata da Bane e gestita da nemici storici di Batman nella veste di tutori dell’ordine e tra questi anche un Batman cattivo di un’altra Terra del multiverso (non chiedetemi ora quale…) dove a essere ucciso è stato il piccolo Bruce, la madre è impazzita e si è trasformata in Joker e il padre è diventato un Batman ancora più duro e violento. E poi c’è la potentissima Gotham Girl a fare da spalla a questo Batman e entrambi servono Bane.
Sembra davvero il trionfo dell’Anno del Criminale ma non ho ancora capito se questa intensa La città di Bane (mi sta piacendo!) è legata al mega evento DC del 2020. E Batman? Perso sull’Himalaya (ricordate il primo film dell’ultima trilogia?) e salvato da Catwoman che pare davvero ancora molto legata a Bruce e forse il matrimonio è solo rimandato…
Le storie della serie americana Batman sono del ben noto e stimato Tom King (ma ovviamente per me una assoluta scoperta… al contrario di Bendis che conoscevo per il suo lavoro su Ultimate Spider Man non ho mai letto nulla fino ad oggi di King): soggetti interessanti, giochi di alternanza tra storie ricche di azione e violenza (Batman 77 è un mix di gesta da supereroi e supercriminali che ruota attorno allo scontro tra Robin – ho scoperto che ce ne sono stati molti di Robin! – e il Batman alternativo alias Thomas Wayne) e storie più intime.
Bellissimo in questo senso Batman 78 ovvero City of Bane 4 che ruota attorno alla love story tra Batman e Catwoman, un gioco tra passato, presente e futuro molto intrigante che mi ha ricordato un What if? di Frank Miller a tema Daredevil/Elektra. I due eroi appaiono nella loro umanità e nella fragilità delle loro scelte e anche nella paradossale mancanza di libertà nel poter fare scelte comuni per la responsabilità che sentono verso il mondo. Ottimi i disegni sia di Scott Daniel sia di Clay Mann. Le prossime storie vedranno il ritorno a Gotham di Batman e credo che vedremo delle belle botte da orbi (oltretutto la conclusione del numero 3 della miniserie ha un colpo di scena molto drammatico che chiede chiarimenti e reazioni).
Tom King pienamente promosso per me (anche se in questi giorni è protagonista di una polemica con Jae Lee che non lo mette proprio in bella luce).
La parte di Detective Comics
Batman 2 ovvero Detective Comics è affidato a Peter J. Tomasi e direi (da quel che ho capito) che presenta una situazione più tipica: Batman è a Gotham e si confronta prima con Joker (coi disegni di Doug Mahnke) e poi con Mr.Freeze (disegni di Christian Duce) potenziato da Lex Luthor (e direi che questo è connesso con l’anno del Criminale e con le macchinazioni del rinnovato e potente arcinemico di Superman).
Storie più lineari e tipiche delle continuity di storie di supereroi. Ai miei occhi di vecchio lettore Marvel, questo mondo classico DC pare tutto molto esagerato e amplificato in un scontro quasi archetipico di eroi e criminali. Troppo poco ho letto per poter dire di più. Ma così a sensazione, mi pare che le vicende connesse all’anno del criminale qui su Batman non costituiscano proprio la trama più importante (rispetto a quello che accade su Superman o anche in Justice League) e d’altro canto, pur non potendo dire che Tomasi non sappia fare il suo lavoro (mi piace il suo Joker), tuttavia le trame di Tom King lo staccano di parecchio in quanto a piacevolezza di lettura (e direi che ho capito il 70% al massimo di quello che è successo, ma i dialoghi funzionano molto bene e quelli tra Batman e Catwoman sono da manuale di romance!).
Alla prossima recensione!
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