Il Cangaceiro fantasma – Mister No le NA n.12 (giugno 2020)

Scritto da Paolo M.G. Maino

11 Giu, 2020

Ci sono delle storie di Mister No nella sua 45ennale presenza in edicola che piegano sul surreale e lasciano lo spazio ad una avventura che si tinge anche di umoristico e di leggero. Avventura sempre – ben inteso – ma sbilanciata verso il grottesco e il picaresco (questo è un azzardo, data una apparente certa avversione di Sergio Bonelli, alias Guido Nolitta, verso i racconti a fumetti dei pirati… anche se poi di pirati ce ne sono stati tanti nei suoi albi a fumetti). Tra queste tipologie di storie mi vengono in mente ad esempio le tre belle storie di Sclavi scritte attorno al numero 100 riunite in un  brossurato qualche anno fa.

Perché questa premessa? Perché Il Cangaceiro fantasma è una storia di questo tipo e come tale può suscitare anche reazioni varie e contrapposte… io proverò a dirvi perché mi è piaciuta.

Mister No n.12

 

Il Cangaceiro fantasma – Mister No le NA n.12

Soggetto e sceneggiatura: Luigi Mignacco

Disegni: Massimo Cipriani, Marco Foderà

Copertina: Fabio Valdambrini

Il Mister No Cangaceiro della sempre efficace copertina di Fabio Valdambrini si presenta nelle tavole di Massimo Cipriani come Jeronimo Dragão – la brasilianizzazione di Jerry Drake ovviamente – e dopo un iniziale sconcerto scopriamo che si tratta dell’immaginazione di due giovane ragazze di Manaus che stanno ascoltando una trasmissione radiofonica di successo che racconta le avventure del Cangaceiro Fantasma a metà tra telenovela e Zorro. Le due ragazze si immaginano che il volto del protagonista del racconto sia proprio quello di Mister No.

Stacco: Mister No evocato dalle ragazze compare in groppa al suo cavallo bianco, ossia il suo piper MN2, diretto verso (possiamo scommetterci anche se non viene detto) Patricia Rowland che incontreremo finalmente nel numero 13. Ma i viaggi di Jerry Drake sono come quelli di Ulisse e l’imprevisto è dietro l’angolo nella forma di un rapimento. Mister No, infatti, si ferma in uno sperduto aeroporto della foresta dove è giunto anche l’aereo dello staff della trasmissione radiofonica: la voce, João Mario Camacho, e lo scrittore, Vegas, insieme a due assistenti.

Nello stesso luogo arriva anche la galera di uno scapestrato Cangaceiro che è in realtà un criminale di mezza tacca.

Che cosa unisce questi personaggi? Proprio il programma radiofonico: Mister No ne è protagonista inconsapevolmente immaginato; gli autori danno vita al Cangaceiro con il loro racconto; il Chefe criminale ama alla follia la trasmissione e quando scopre di avere l’autore della sceneggiatura, Vegas, lo rapisce e se lo porta nel suo rifugio per farsi raccontare, solo per lui, la conclusione delle vicende.

Da lì sempre alternando le avventure di Jeronimo Dragão a quelle di Jerry Drake abbiamo lo sviluppo di entrambe le vicende.

 

Marco Foderà

 

Mi sono dilungato più del solito a presentare tutta la parte iniziale della trama perché altrimenti il mio commento sarebbe stato un po’ monco soprattutto perché dovevo arrivare alla pagina 52 quando uno degli scagnozzi del Chefe si rivela tutt’altro che incolto e cita Le Mille e una notte: il Chefe ha trovato in Vegas la sua Sherazade e «finché lo scribacchino riuscirà a inventare nuove avventure del Cangaceiro fantasma, qualche possibilità di restare in vita ce l’ha…». Un racconto che racconta la vita e che la salva!

Questa è la chiave di volta e di lettura di questo fumetto che è anche un divertito e divertente meta-fumetto in cui bonariamente si prende in giro anche lo stesso Mister No, l’eroe senza macchia e senza paura che in realtà sbaglia spesso, sceglie male i tempi della sua azione (e l’errore è clamoroso a p.45, se ci pensate bene), ma è sempre generoso e disponibile ad aiutare gratuitamente chi ha realmente bisogno.

Un racconto nel racconto nel racconto, un fumetto che gioca su piani narrativi e che presenta anche un particolare staff di artigiani del racconto attorno alle figure di Camacho e Vegas. Ci ho visto in questo qualcosa di autobiografico o quanto meno di rappresentativo del lavoro di alto artigianato che ruota intorno al creare i fumetti in quella fabbrica di idee che è la Sergio Bonelli Editore.

Bravo Luigi Mignacco! Un bel fumetto che omaggia un certo filone di storie di Mister No.

 

Marco Foderà

 

E bravi e complementari i due disegnatori: Massimo Cipriani e Marco Foderà. Tanto opposti nelle scelte di linee e di forme espressive, eppure così ben dentro anche loro nella tradizione di Mister No: quella chiara e lineare di Diso e Bignotti rappresentata da Cipriani e quella espressiva e tesa di Maraffa e più in generale, pensando al fumetto di avventura, di Milazzo che ci viene incontro nel tratto di Foderà.

Speriamo di poterli rivedere presto in azione, ovviamente su Mister No, ma anche su altri progetti. Se lo meritano proprio!

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