Gli occhi dell’abisso – Julia n.1 (ottobre 1998)

Scritto da Paolo M.G. Maino

29 Mar, 2020

Ci stiamo avvicinando alla fine del millennio, ma lo facciamo con ancora delle serie destinate a durare nel tempo: Julia scaricabile oggi 29 marzo e Dampyr che sarà disponibile martedì 31 marzo (in mezzo Cassidy, miniserie del 2010 di cui abbiamo recentemente parlato).

Ho seguito Julia per i suoi primi 5/6 anni di vita editoriale e poi nelle scelte che il portafoglio impone ho smesso di comprare questa serie in modo continuo (ma ad esempio ho preso la sfortunata serie di ristampe I casi archiviati). 

La possibilità di scaricare il primo storico numero è una ghiotta occasione però per conoscere Julia, la protagonista femminile di una serie Bonelli di più lungo corso (vi ricordo che ci sono stati anche Legs, Gea, Lilith, Sam, Rosa della terza stagione di Orfani). 

Julia

Gli occhi dell’abisso – Julia n.1

Soggetto e sceneggiatura: Giancarlo Berardi

Disegni: Luca Vannini

Copertina: Marco Soldi

Chi è Julia e cosa accade ne Gli occhi dell’abisso?

Julia è una criminologa che lavora sia appoggiandosi ai dati che vengono dalle classiche indagine dei procedural sia avvalendosi delle sue fine doti di psicologa e profiler. Julia scava in continuazione nel suo animo e così fa anche con l’animo dei criminali per poterne tracciare il profilo e aiutare così la polizia nel risolvere il caso.

I rivali tipici di Julia sono i serial killer e qui nel primo numero abbiamo ‘la serial killer’ per eccellenza: Myrna Harrod. Come infatti per Martin Mystère, Dylan Dog e almeno parzialmente per Nathan Never il primo numero pone già al centro la nemesi della protagonista: la folle, fredda e spietata Myrna, vero e proprio opposto di Julia. Ma – come ben sapete – gli opposti si attraggono e gli incontri tra le due nel corso della più che ventennale storia di editoriale di Julia sono occasioni di alta intensità.

Il genere

Possiamo definire in qualche modo Julia? Direi che è un thriller psicologico dove lo spazio anche lento e contorto di indagine sull’anima la fa da padrone e detta il ritmo narrativo. Julia, che sa anche agire rapidamente, predilige però la riflessione e l’intuizione che magari avviene quando ci si fa una doccia o si sta mangiando qualcosa a colazione.

Giancarlo Berardi che dello sguardo attento sull’animo aveva già dato piena prova con le sue sceneggiature per Ken Parker, qui instaura tramite Julia un dialogo continuo con il lettore (come poi farò anche Bilotta con il suo fulminante Mercurio Loi e come già aveva anticipato Sclavi con Dylan).

Del tempo più disteso è prova anche un dato non banale: ogni storia di Julia è un balenottero di 130 pagine: dal punto di vista statistico i 258 numeri fin qui usciti corrispondono a 340 numeri di Dylan Dog ad esempio. Berardi ha evidentemente convinto Sergio Bonelli a concedergli più spazio e tempo per poter  concedere nella realtà narrativa più pagine a Julia per risolvere il caso in modo verosimile.

Da notare infine che in questo primo numero incontrerete già tanti personaggi importanti: il Tenente Webb e il suo aiutante Goodman, il suo amico investigatore privato Leo Baxter, la simpatica governante di casa Emily e poi la sorella, la nonna…

Insomma le relazioni centrali nella vita a Garden City (così si chiama la città immaginaria in cui si muove Julia) ci sono già tutte, come anche i luoghi: la casa, l’università dove insegna, la centrale di polizia…

Myrna Harrod

Ottima la prova ai disegni di Luca Vannini, ora in forza a Tex. Un primo numero che ci fa entrare nella pelle della protagonista e che detta i riferimenti per tutti i successivi disegnatori. Guardate la pagina finale dell’episodio qui sopra. Lo sguardo di Myrna è un mix di pazzia e delirio che ottiene in pieno il suo obiettivo di farci ghiacciare il sangue!

Allo stesso modo ho sempre trovato ottime le copertine di Marco Soldi come poi anche quelle di Cristiano Spadoni.

Buona lettura!

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