Da pochi giorni è uscito nelle edicole Doc!, il Texone annuale che dal 1988 riscalda ancora di più l’estate italiana: 224 pagine, più i vari redazionali, che compongono una storia inedita di Tex disegnata da autori d’eccezione, che non si sono mai cimentati prima (tranne qualche inevitabile eccezione) con il ranger della Sergio Bonelli Editore. A realizzare il 34esimo Texone (eggià, perché in due occasioni l’uscita è stata doppia) sono il curatore della serie Mauro Boselli e la disegnatrice Laura Zuccheri, prima donna a disegnare Tex.
Sì, lo so. A rigor di logica avrei dovuto scrivere prima la recensione del nuovo Zagor, del nuovo Tex e del nuovo Tex Willer. Lo so, lo so, non è così che si fa, ma permettetemi di battere il ferro finché è caldo. Già, perché questo Texone è bellissimo.
Doc! – Texone n.34
Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni e copertina: Laura Zuccheri
Intendiamoci, la serie dei Texoni è una roba che il mondo intero ci invidia: disegnatori di importanza internazionale che si cimentano in una storia di 224 pagine (e per la maggior parte degli autori è un’impresa ardua) pubblicata in un volume di grande formato e venduto a un prezzo ridicolo e con un notevole giro di vendite.
Da qui la necessità di curare in modo particolare sia la storia che i disegni. A conti fatti, sono davvero pochissimi i Texoni poco riusciti, mentre la maggior parte rimane su livelli notevoli. Anche qualora la storia non fosse particolarmente originale, ci pensano i disegni di grandi maestri del mondo del fumetto a risollevare le sorti dell’albo. Non è questo il caso, in quanto sia la sceneggiatura di Mauro Boselli che i disegni di Laura Zuccheri sono di ottimo livello.
Ecco, se a questa storia aggiungessimo anche Kit Willer e Tiger Jack avremmo il mix perfetto per una storia di Tex da trasporre al cinema. Ci sarebbe tutto: i quattro pards (e invece dobbiamo accontentarci dei due vecchi), una serie di comprimari di lusso che arricchiscono la vicenda senza rubare minimamente la scena a Tex, un’avventura ricca di spostamenti e location, una buona serie di sparatorie, inseguimenti, agguati, scazzottate e duelli senza per questo rinunciare alla narrazione e, per concludere, un vincente intreccio di cronaca e fiction.
Bravissimo nel tratteggiare il controverso personaggio di Doc Holliday senza nasconderne le luci e le ombre (a tal proposito, vi rimando all’esauriente redazionale di Luca Barbieri all’inizio dell’albo), Boselli lo eleva a livello di co-protagonista, come spesso accade nelle sue storie, senza togliere spazio a Tex e Carson, i quali risultano essere gli assoluti mattatori della vicenda.
Diversi siparietti divertenti, senza scivolare nel macchiettismo, sono dedicati a Carson e al suo ben noto debole per le belle fanciulle: si tratta di quelle classiche parentesi che al lettore più tradizionale fa sempre piacere trovare e che Boselli sia molto abile nel trattare il vecchio cammello non è certo una novità.
Due curiosità sulla sceneggiatura: 1) in questo albo sono presenti non uno, non due, ma ben tre personaggi femminili di rilievo; 2) la storia ha diverse connessioni con Il passato di Carson, la storia che ha lanciato Boselli nel Pantheon degli autori di Tex: la presenza di un bottino perduto, personaggi femminili di grande rilievo e un continuo rimpallo fra passato e presente (tratto distintivo, questo, dello sceneggiatore milanese).
Ad elevare ancora di più la qualità finale dell’albo, ci pensano i disegni dell’esordiente Laura Zuccheri.
Più in generale, il lavoro della Zuccheri si contraddistingue per una linea chiara estremamente leggibile come da tradizione Bonelli, con la disegnatrice che dimostra di essere a suo agio in tutti gli ambienti in cui si svolge l’avventura: dagli assolati deserti ai saloon delle grandi città, dalle scene diurne a quelle notturne, da quelle statiche a quelle d’azione.
Insomma, a questo Texone non manca praticamente nulla per entrare dritto dritto nella top ten della collana. Gli inevitabili difettucci qui e là non intaccano in alcun modo l’alta qualità dell’albo che si è rivelato essere una lettura piacevolissima e che farà felice tutti i lettori.
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