I servi di Cromm – Zagor n.646 (maggio 2019)

Scritto da Francesco Benati

23 Mag, 2019

A inizio mese è uscito I servi di Cromm, il nuovo Zagor mensile edito dalla Sergio Bonelli Editore. L’albo è la parte centrale di una storia iniziata nella seconda metà del volume precedente e ai testi troviamo il curatore Moreno Burattini e ai disegni la coppia di disegnatori composta dagli Esposito Bros.

Premessa: questa storia si può leggere in maniera autonoma come il 99,99% delle storie di Zagor, ciò non toglie che sarebbe bene ripescare la breve L’araldo di Cromm comparsa sempre sul mensile esattamente due anni fa.

In quella storia, sempre ad opera di Burattini, ma per i disegni dell’allora esordiente su Zagor Giuliano Piccininno, faceva per la prima volta la sua comparsa una misteriosa setta irlandese sfuggita alle persecuzioni inglesi i cui componenti sono divenuti i classici maniaci con ambizioni da megalomani. La loro pista si incrocia con quella di Zagor, il quale fa un bel falò (nel senso letterale del termine) e sgomina la setta. Il finale, però, era tutt’altro che chiuso e lasciava già presagire un seguito che avrebbe avuto profonde ripercussioni sullo status quo dello Spirito con la scure.

 

I servi di Cromm – Zagor n.646

Soggetto e sceneggiatura: Moreno Burattini

Disegni: Esposito Bros

Copertina: Alessandro Piccinelli

Ora la setta dei figli di Cromm è tornata e ha come obiettivo quello di vendicarsi di Zagor e per farlo tenta di uccidere Cico e appiccare un incendio a Darkwood. Riuscito a salvare l’amico e a risolvere la situazione, Zagor scopre che il suo amico Lucius, conosciuto nella storia precedente, e sua nipote Sinéad sono nei guai e corre in loro soccorso.

Si può rinnovare un personaggio cristallizzato da decenni senza che i lettori se ne accorgano? O, perlomeno, che se ne accorgano senza che ne escano troppo sconvolti? Volendo sì, ma è difficile, difficilissimo.

Quello che sta accadendo questo mese su Zagor, ma anche su Tex, è qualcosa di molto più interessante di quanto non sembri a prima vista: si va a ripescare una storia di, relativamente, poco tempo fa e se ne crea un collegamento: non un semplice seguito, ma una vera e propria seconda parte che, pur stando in piedi in maniera autonoma, fa parte di una cornice più ampia.

Pur se cautamente, su Zagor si sta inserendo di nuovo quella continuity che un tempo era stata introdotta da Mauro Boselli durante il periodo in cui era curatore della serie e che alla fine della sua gestione era andata rapidamente scemando. Con l’inserimento di queste sottotrame che si dipanano nel corso degli anni, si sta cercando di dare un rinnovamento alla collana, rinnovamento però sempre all’insegna della tradizione.

 

 

E di tradizione Burattini se ne intende, in quanto questa risulta essere una storia classicissima, dove l’elemento fantastico è letteralmente ridotto ai minimi termini e dove Zagor si trova a dover combattere contro nemici umani, anche se pazzi fanatici.
Qualche lettore si è lamentato del fatto che Zagor arrivi a sfidare leggi della fisica nel fare quel che fa. Da praticante di arti marziali, posso garantire che certe cose sono fattibilissime da chiunque, basta solo un po’ di allenamento.

Bene quindi il lavoro svolto da Burattini, anche se alcune soluzioni, come il flashback in cui Zagor racconta a Lucius della visita presso l’anziana nonna di Sinéad, non rientrano del tutto nelle mie corde.

 

 

 

 

Si confermano come più che buoni gli Esposito Bros, anche se a volte il loro Zagor pecca di certe braccia da piovra e, più in generale, non sempre le anatomie sono del tutto rispettate. Poco male, dopotutto parliamo di un fumetto e non di una fotografia (anche se certi lettori sembrano prediligere un certo stile estremamente realistico e fotografico, ma questo è un altro discorso). In generale, il lavoro degli Esposito è più che meritevole e i due vincono tutto nella bellissima scena della piccola Sinéad che trotterella felice fra le braccia dello zio Lucius.
In definitiva, un buon albo di mezzo. Probabilmente scopriremo nel prossimo capitolo il vero obbiettivo dei figli di Cromm e quali sono gli scottanti segreti sul passato del padre di Zagor. Per ora pollice alzato e avanti così.

 

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