La banda di Red Bill – Tex Willer n.2 (dicembre 2018)

Scritto da Francesco Benati

31 Dic, 2018

Da circa un paio di settimane è in edicola La banda di Red Bill, il numero 2 della nuova serie Tex Willer edita dalla Sergio Bonelli Editore. I testi sono di Mauro Boselli, deus ex machina di questa serie, nonché curatore, mentre ai disegni troviamo Roberto De Angelis.

 

La banda di Red Bill – Tex Willer n.2

Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli

Disegni: Roberto De Angelis

Copertina: Maurizio Dotti

Per chi si fosse addormentato negli ultimi mesi, Tex Willer è la nuova serie dedicata a Tex, il personaggio creato da Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini nell’ormai lontanissimo 1948. Ai tempi, Bonelli lo pensò come uno scapestrato fuorilegge inseguito dagli sceriffi di mezzo west, salvo poi farlo passare definitivamente dall’altra parte della barricata e renderlo l’invincibile ranger che oggi tutti conosciamo.

All’interno della saga, però, è rimasto sempre quell’alone di leggenda relativo ai primissimi albi a striscia di Tex, quelli in cui era un fuorilegge di circa vent’anni che saltava da un’avventura all’altra con incredibile facilità.
Circa due anni fa è nata quindi l’idea di una serie che esplorasse ancora di più quel mondo sconosciuto ed è nata Tex Willer.

Non è un reboot, non è un riavvio della serie, bensì sono storie nuove ambientate nella continuity ufficiale, con l’unica differenza di avere come protagonista il giovane Tex in fuga dalla legge che vive le proprie avventure in presa diretta senza l’intermediario dell’adulto che racconta ai pards raccolti intorno al fuoco.

 

Riassunto dell’albo precedente: Tex sfugge alla cattura da parte di Coffin e di una banda di bounty killers e, nel frattempo, riesce a salvare un giovane ladro di cavalli dall’impiccagione rifugiandosi poi nel campo di Cochise, il famoso capo Apache. Contemporaneamente, la banda di Coffin massacra Orso Grigio, sakem dei Pawnee per carpirgli il segreto di un leggendario tesoro. Sulle loro tracce parte Tesah, la vendicativa figlia di Orso Grigio, con un paio di fidati guerrieri.

Non ha molto senso fare la sinossi di un albo da 64 pagine lungo circa la metà di un Tex normale perché il rischio è quello di raccontare troppo. Mi limito a dire che il giovane Tex Willer viene coinvolto in uno scontro con la banda del terribile Red Bill, mentre Tesah tenta di portare a compimento la propria vendetta. Ma i destini dei due giovani stanno per incrociarsi.

 

Che Mauro Boselli abbia da sempre una autentica venerazione per il Tex scavezzacollo dei primi numeri è cosa nota da tempo. Non a caso, molte delle sue storie sono caratterizzate dal rapporto passato/presente del ranger o di altri comprimari; basti pensare al fatto che il suo esordio da solista sulla serie mensile del ranger sia Il passato di Carson, avventura osannata dai lettori e da molti indicata addirittura come la migliore in assoluto.

Con questa nuova serie, Boselli ha finalmente al possibilità di far rivivere quel mitico fuorilegge rimasto impresso nei lettori, costantemente avvolto in un’aura da leggenda.

L’impressione iniziale, leggendo questi primi due albi, è che almeno la prima storia non sia stata pensata per un formato da 64 pagine, o perlomeno che Boselli ancora non vi sia del tutto a proprio agio. I ritmi, per quanto più serrati rispetto a un tradizionale Tex, sono comunque abbastanza dilatati al punto che la trama vera e propria inizia a dipanarsi solo con questo secondo albo e probabilmente entrerà nel vivo con terzo previsto per gennaio. Di per sé non è per forza un male, ma la speranza è che nelle storie future la confidenza con il nuovo formato aumenti notevolmente.

Per ora, però, non ci si può lamentare più di tanto: il lavoro di Mauro Boselli è certosino nel coprire i buchi presenti nelle prime storie di Tex e, come è noto, nel prossimo volume inizierà il remake vero e proprio de Il totem misterioso.
La materia trattata è pane per i denti di Boselli, così come certosina è la sua cura del ritmo della narrazione, pur con i dovuti limiti di cui parlavamo prima, e una speciale attenzione ai dialoghi di pura matrice texiana.

 

 

Niente da dire circa i disegni di Roberto De Angelis. Amatissimo disegnatore e copertinista di circa 200 numeri, senza contare gli speciali, di Nathan Never, De Angelis è senza dubbio il massimo esponente della ben nota scena salernitana che a metà anni ’80 portò una piccola rivoluzione nel panorama del fumetto italiano. Già alle prese con il Texone Ombre nella notte, uscito nel 2004 per i testi di Claudio Nizzi, De Angelis è l’interprete perfetto per questo nuovo giovane Tex. Grazie al suo stile classico e profondamente calato nella realtà western (molto più che nella sua opera d’esordio, dove invece mostrava qualche debolezza), De Angelis confeziona una prova certosina che di certo merita di farsi ricordare a lungo. Purtroppo è già noto che questo primo ciclo di quattro albi verrà riedito in versione cartonata e a colori e il purtroppo risiede proprio nella colorazione, a mio avviso inadatta in quanto le tavole di De Angelis sono perfette per il bianco e nero.

Niente da dire, questo Tex Willer è sicuramente una lettura consigliata a tutti, specialmente a chi fino a questo momento non ha mai letto Tex, anche se, per ora, l’impressione generale è che queste storie siano maggiormente fruibili ad una lettura complessiva piuttosto che a una lettura a puntate mese dopo mese, anche se è per questo formato che sono state pensate e presentate.

 

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