Uscito in anteprima a Lucca Comics, ormai in tante edicola e ufficialmente in tutto il suolo italico da martedì 28 novembre, dopo un’attesa di 26 anni possiamo leggere il terzo imperdibile ed epocale incontro tra Dylan Dog e Martin Mystère e quando i due si incontrano – si sa – siamo sempre a ridosso della fine del mondo. Che cosa è successo nei primi due primi storici incontri lo abbiamo recentemente raccontato tra gli articoli del nostro blog ora proviamo a presentarvi senza spoiler questo terzo volume.
L’abisso del male – Dylan Dog & Martin Mystère 3
Soggetto: Carlo Recagno
Sceneggiatura: Carlo Recagno, Alfredo Castelli
Disegni: Giovanni Freghieri con la partecipazione di Giulio Camagni e Sergio Giardo e con il contributo di Giancarlo Alessandrini, Luca Enoch, Lucio Filippucci, Nicola Genzianella, Giuseppe Matteoni e Giuseppe Palumbo
Copertina: Angelo Stano
Cominciamo a sottolineare gli elementi di continuità con le prime due storie: il disegnatore e il copertinista. Giovanni Freghieri è stato negli ultimi 30 anni un interprete sempre apprezzato sia di Dylan (a cui si è dedicato maggiormente) sia di Martin ed era stato scelto per questa sua doppia famigliarità già nel 1990 e 1992, quello che impressiona oggi nel 2018 è ritrovare intatto e perfetto il suo tratto che è sempre pulito, chiaro e narrativo. Angelo Stano allora copertinista di Dylan aveva scelto per quei due episodi un pennellato con tratti spessi (non voglio dire alla Van Gogh… ma tutto sommato quella è l’idea di fondo) che riusa anche per la bella copertina di questo terzo incontro che si svolge come già più di 25 anni fa sia in prima che in quarta di copertina. La scelta fatta soddisfa tutti, sia nuovi che vecchi lettori (magari con una strizzatina d’occhio di più a quelli più attempati come il sottoscritto che lesse con trepidazione a 16 e 18 anni quei due primi storici incontri). Ma tra i disegnatori sono presenti anche tanti altri nomi per il contributo di qualche tavola (Camagni e Giardo) o solo di qualche vignetta. I nomi di chi disegna poche vignette sono da leggere come un’indicazione implicita del coinvolgimento di altri personaggi del mondo Bonelli in questo numero straordinario.
Infatti più volte e da più parti si è indicato in questo L’abisso del male l’inizio dichiarato e conclamato del progetto del Bonelliverse ovvero l’universo Bonelli in cui si trovano a muoversi tutti i personaggi della casa editrice milanese e nel quale potranno accadere nuovi e impensati incontri come quello tra Dylan e Martin o come quelli che sono accaduti o stanno per accadere solo nell’ultimo anno tra Dylan e Dampyr, o tra Dylan e Morgan Lost (appena uscito), o tra Zagor e Brad Barron (tra pochi giorni). E allora senza spoilerare nulla se c’è Genzianella c’è Dampyr, se c’è Matteoni c’è Dragonero, se c’è Enoch (escluso Dragonero) potrebbe esserci Gea… e così via (ma nella tavola qui sopra potete ammirare anche un giovane Jerry Drake, futuro Mister No). Ma la copertina ci rivela anche un altro personaggio essenziale per la vicenda: la nemesi di Zagor ossia Hellingen. Allora e senza fare nessuno spoiler vorrei chiudere questo affondo sul Bonelliverse usando il giudizio di mio figlio dodicenne Mattia dopo aver letto L’abisso del male: «Papà, ma non è Tex al centro dell’universo Bonelli… è Zagor!!!». Del resto Zagor come serie è stato proprio un ulteriore passaggio di apprendistato per i due creatori di Dylan Dog e Martin Mystère ossia Tiziano Sclavi e Alfredo Castelli. Carlo Recagno lo sa bene e omaggia questa lunga storia e omaggia e mette al centro (non della vicenda…) lo Spirito con la Scure, il personaggio più poliedrico e di fantasia di tutte le serie Bonelli.
E così siamo arrivati a parlare di Carlo Recagno e non possiamo che parlarne molto bene: il compito che si è preso (pur con il confronto avuto con Recchioni e il supporto più da vicino di Castelli) è di quelli da far tremare i polsi. Scrivere il terzo capitolo di una storia i cui primi due capitoli sono stati scrivi da Castelli e Sclavi! E se il primo volume è stato martinmysteriano e il secondo è stato dylandoghiano, questo terzo di Recagno è bonelliano. Recagno prende tra le redini storie, stili, modi di essere dei due personaggi e dei loro comprimari e li inserisce in una storia che spazia nel tempo e nello spazio e che ammicca con mille particolari a più di 60 anni di storie in Bonelli. E i particolari non sono solo easter-eggs ma anche elementi funzionali alla trama e usati con sicurezza e cognizione di causa. Insomma Recagno dà prova di poterci offrire ottime storie e di poter rilanciare nuove linee narrative che siano allo stesso tempo ancorate alla tradizione. E lo fa senza presunzione ma rimanendo coi piedi per terra e riconoscendo il valore di chi lo ha preceduto (anche e forse soprattutto di Sclavi e del suo ciclo di storie di Zagor… una delle quali è la stupenda Incubi che vi invito a rileggere!). Ah ovviamente dentro a tutto questo c’è un omaggio a chi ha contribuito più di tutti a creare questo fantastico mondo: Guido Nolitta ossia Sergio Bonelli (e il Titan che cammina verso Martin e Dylan qui sotto ne è una commovente prova!).
Raccontare di più sarebbe bruciarvi il gusto della lettura, ma lasciatemelo dire il terzo volume DYD-MM è un incontro spettacolare, un tuffo nel passato e un ponte nel futuro. Dopo che lo avrete letto tornate a parlarcene anche nel gruppo Facebook L’avventura a fumetti da A(dam) a Z(agor)!
0 commenti