Complici alcuni problemi di distribuzione e un breve periodo di ferie del sottoscritto, vi presentiamo ora la recensione di Kit contro Kit, albo di Tex di agosto edito dalla Sergio Bonelli Editore che chiude la storia iniziata il mese scorso con Il ritorno di Proteus. I testi sono sempre di Pasquale Ruju e i disegni sempre di Bruno Ramella.
Kit contro Kit – Tex 694
Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Bruno Ramella
Copertina: Claudio Villa
Riassunto della puntata precedente: Proteus, alias Perry Drayton, è evaso dal carcere di Yuma e si è diretto nella sua vecchia città per saldare alcuni conti rimasti in sospeso. Per puro caso, anche Tex e Carson si trovano da quelle parti e così la lotta fra i due rangers e il misterioso trasformista si riaccende più feroce che mai.
Ora che Proteus è tornato, però, non vuole più soltanto vendicarsi di chi lo ha tradito e di chi lo ha mandato in galera: ha in mente un ultimo colpo che sbalordirà tutti, ma la sua avidità lo porterà su una strada ancora più pericolosa.
Pur non amando minimamente Proteus (è l’unico arci nemico bonelliano di cui non rileggo praticamente mai le storie), il primo albo mi era piaciuto parecchio.
Un po’ perché Ruju aveva fatto un lavoro egregio con il personaggio e un po’ perché i disegni di Bruno Ramella, qui al suo esordio sulle pagine di Tex, si sono rivelati più che convincenti.
Il problema era sapere se il secondo albo avrebbe mantenuto le aspettative del primo.
Risposta: lo ha fatto
Non è esente da difetti, sia chiaro (d’altronde voi siete perfetti?), ma nel complesso il volume chiude più che dignitosaamente la quarta storia con Proteus in un modo che, in teoria, non lascerebbe adito a dubbi.
Dalle serie: basta con questo qui!
Pasquale Ruju si conferma, come sempre, un ottimo orchestratore di ritmo e personaggi, anche se l’obbligo di chiudere la storia a fine albo lo costringe a comprimere le scene e a lasciare parecchie cose all’immaginazione (esempio: come fa Proteus a tornare sul treno dopo essere fuggito a cavallo?) e la giravolta di trasformazioni e cambi d’abito del pazzoide, benché in linea con quanto fatto sia da GL Bonelli che da Claudio Nizzi tra gli anni ’60 e ’80, rischia di disorientare anche il lettore più attento e paziente.
Nonostante questi difetti inevitabili, più o meno gli stessi che hanno afflitto tutte le storie con protagonista Proteus, motivo in più per cui non ho mai amato questo personaggio, non si può certo dare un giudizio negativo alla sceneggiatura. Considerando sia l’obbligo di chiudere per forza a fine albo sia la difficoltà notevole di dover raccontare nuovamente una storia con un personaggio complicato come Proteus, direi che Ruju se la sia cavata piuttosto bene.
Sui disegni di Bruno Ramella potrei spendere fiumi di parole, ma mi limiterò a dire che il disegnatore è riuscito a centrare tutti i personaggi al primo colpo, cosa non facile, orchestrando tutte le scene, comprese, quelle d’azione, nel migliore dei modi. Se beccare Carson è una roba che riesce a tutti, disegnare bene Tex è risultato complicato anche a chi vi ha lavorato per anni. Ramella ha anche svolto un lavoro egregio su Kit Willer, storicamente il pard più complicato da disegnare. Insomma, la sua è una prova più che buona e speriamo di rivederlo presto sulle pagine del nostro ranger.
L’unica cosa che proprio non mi è piaciuta per niente di questo albo è che il titolo strillato Kit contro Kit accompagnato da una poderosa copertina dell’immarcescibile Claudio Villa si traduca nella storia in una manciata di pagine concitate, mentre avrei preferito che allo scontro fra i due Kit (di cui uno è Proteus, ovviamente) si prendesse più spazio.
Nel complesso, questa doppia storia di Proteus può dirsi riuscita. Rimane un pizzico di rammarico per il fatto che non si sia potuto sviluppare questa storia su un numero di albi maggiore (tre sarebbe stato perfetto), ma le esigenze editoriali sono quelle che sono: il mese prossimo è in arrivo l’albo speciale per i 70 anni di Tex scritto da Mauro Boselli e disegnato da Giovanni Ticci, quindi non era proprio possibile far sforare Proteus.
A parte queste considerazioni, la storia letta in questi due mesi è davvero buona e rende giustizia al personaggio di Proteus, ma per il buon vecchio Perry Drayton i giochi si possono davvero chiudere qui.
E se volete ripercorrere gli ultimi numeri, ecco qua i link alle recensioni:
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