Bedlam! -Tex n.740 (giugno 2022)

Scritto da Francesco Benati

5 Giu, 2022

Vi presentiamo in anteprima assoluta la recensione senza spoiler di Bedlam, il nuovo mensile di Tex edito dalla Sergio Bonelli Editore che conclude la prima parte del ritorno di Mefisto, storico nemico del ranger. La storia, iniziata nell’albo di aprile, è scritta dal curatore Mauro Boselli e disegnata dai fratelli Raul e Gianluca Cestaro e comprende appunto tre albi. La seconda parte invece uscirà a partire da luglio e andrà avanti fino ad ottobre, sempre per i testi di Boselli, ma con i disegni di Fabio Civitelli.

 

 

Bedlam! – Tex n.740

Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli

Disegni: Raul e Gianluca Cestaro

Copertina: Claudio Villa

 

 

Riassunto delle puntate precedenti: il diabolico Mefisto si è insediato nel Black Mountain Asylum a due passi da San Francisco per mettere a punto il suo folle piano criminale: radunare nel manicomio i peggiori criminali della città e far internare le persone più facoltose. Così facendo, Mefisto punta a fondare il suo impero criminale a Frisco e, nello stesso momento, cerca di far restituire la ragione a suo figlio Yama, da tempo intrappolato nel labirinto della follia. Tex e i suoi pards, ovvero Kit Carson, Kit Willer e Tiger Jack, sono a San Francisco per aiutare il loro amico Tom Devlin, capo della polizia, ad arrestare un pericoloso criminale e dopo poco si rendono testimoni di casi di improvvisa follia e apparizioni demoniache. Dopo una serie di indagini, Tex, Carson e Tom Devlin vengono intrappolati da Mefisto, mentre Kit Willer e Tiger Jack, resisi conto che dietro tutto questo c’è il loro vecchio nemico, decidono di avviare un piano d’azione per liberarli.

Come parlare dell’albo in questione senza incorrere negli inevitabili spoiler tanto temuti e mal tollerati dai lettori di tutto il mondo? 

 

 

Semplice, evitando di dire anche solo due parole sulla vicenda, se non che Mauro Boselli concentra lo scontro finale (per modo di dire, abbiamo già detto che questo avverrà ad ottobre) quasi tutto all’interno delle mura del Black Mountain Asylum: le pagine al di fuori di questo scenario sono risicatissime e fungono da pura preparazione per ciò che avviene nel resto dell’albo. 

Boselli ha intessuto numerosi filoni nei due capitoli precedenti, filoni che in gran parte qui vengono sbrogliati e quindi molti dei personaggi coinvolti hanno un loro epilogo, pur lasciando aperto per via della continuazione. Data la notevole concentrazione di personaggi, il nostro spassionatissimo consiglio è di ripassare i due albi precedenti prima di dedicarsi a questo in modo da non farsi cogliere impreparati (a meno che uno non disponga di suo di un’ottima memoria) di fronte alla girandola di nomi e di stacchi. 

Va detto che Boselli dimostra la consueta maestria nel padroneggiare numerose sottotrame, perciò, pur dovendo calcolare con il bilancino lo spazio di ciascun personaggio, riesce a mantenere il focus principale sul confronto/scontro fra Tex e Mefisto, con una prima parte principalmente parlata e d’atmosfera, mentre la seconda metà è tutta una lunga scena d’azione, pur con qualche pagina di pausa ogni tanto.

 

 

Sui disegni dei fratelli Cestaro abbiamo già parlato diffusamente nei due capitoli precedenti, per cui è difficile trovare qualcosa di nuovo da dire, anche perché non parliamo certo degli ultimi arrivati, ma di due autori che hanno alle spalle una lunga militanza su Tex e nella Bonelli più in generale. In quella che è la loro prova migliore in tutti questi anni, i Cestaro hanno confezionato inquadrature ardite, hanno ricreato la nebbiosa San Francisco con un taglio gotico inedito per Tex e, più in definitiva, sono entrati nella strettissima cerchia di autori che hanno rappresentato Mefisto e Yama sulla serie regolare: parliamo di cinque autori in tutto, loro due compresi. Un club esclusivo al quale hanno avuto accesso solo alcuni fra i migliori disegnatori della serie.

 

 

La prima parte della saga non poteva essere migliore e conferma lo stato di grazia di tutti gli autori coinvolti nella lavorazione. Ne consegue che le aspettative per il proseguo sono ancora più alte, specialmente perché dopo la parentesi horror/gotica cittadina torneremo sui polverosi sentieri del west, anche se rappresentati dall’eterea matita di Civitelli.

 

 

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1 commento

  1. Buon giorno. Ma dove’ finito il west di una volta? Non ci sono storie di rapimenti ( banche diligenze treni )adesso si va sul mistero….. thiller ma dove sono finite le belle storie del grande Sergio e linsuperabile GALEP.

    Cordialmente un collezionista
    di TEX dal 1970 ad oggi.

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