Ghost watch è il 19° Dampyr special, una collana di lunga durata che si accompagna alla serie regolare che ha superato i 23 anni di pubblicazione e veleggia verso il numero 300.
La serie annuale degli Special ha conservato la particolarità di offrire sempre qualcosa di appunto ‘speciale’: dal primo Dracula park, al secondo Gli orrori di Londra, per poi continuare con altre perle come Gli studenti della scuola nera, Il libro del tempo perduto o all’ultimo Il giovane Dampyr. Storie autoconclusive che non hanno però mancato di aggiungere elementi importanti alla continuity dampyriana.
La presentazione dell’ultimo speciale da poco in edicola sembrava preannunciare una storia abbastanza classica sul tema horror della casa infestata. Uno speciale quindi in linea con Halloween e apparentemente un filler (o tale me lo aspettavo…) ma è solo così?
Ma andiamo con ordine.
Ghost watch – Dampyr special n.19
Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Fabrizio Longo
Copertina: Alberto Del Lago
Ghost watch è scritto da Mauro Boselli che si è ispirato ad un fatto realmente accaduto: la sera del 31 ottobre 1992 la BBC mandò in onda una caccia ai fantasmi in una casa infestata presentandola come un’indagine realmente in corso e in presa diretta. La vicenda trasmessa quasi in prime time suscitò paure, ansie, reazioni inconsulte e purtroppo addirittura il suicidio di un ragazzo particolarmente impressionabile.
Boselli si immagina che la BBC proponga un remake di quella vicenda ma questa volta dichiarando la piena scientificità dell’indagine e chiamando al suo servizio Maud Nightingale e un gruppo di Ghost Hunters tra cui però c’è anche Harlan Draka.
Questo lo spunto, ma la storia che, dietro ad una bella copertina di Alberto Del Lago, si dipana è tutto fuorché scontata e banale. Anzi direi che il primo ad ingannarci è proprio Boselli che apparecchia una storia classica di fantasmi e vira poi su tutt’altro in una grande messinscena ordita in modo efficace da un nemico nell’ombra. Non posso dire di più (ma lo faccio tra poco in zona spoiler…) ma vi basti sapere che questo speciale mi ha tenuto incollato all’albo con una tensione di alta qualità.
È una storia che è ricca di colpi di scena e che vede il ritorno in blocco di tutti (ma proprio tutti) gli amici londinesi di Harlan (Mark, Dean Barrymore, Sati, Simone Fane con i figli Lorena e Tiny, Tarrant… insomma tutti tutti e anche il mitico Thor, il cane bernese di Mark!).
E se ci sono tutti gli amici possono mancare anche i n… no… dai… ne parlo dopo in zona spoiler.
Belli i personaggi di contorno e introdotti ex-novo e come al solito notevole il lavoro di ricerca di documentazione tra le pieghe della storia (o della cronaca nera in questo caso).
Poi c’è un’analisi (senza prediche) sulla nostra società postmoderna dove l’immagine è tutto e dove le interpretazioni parziali e faziose valgono di più della realtà e i pregiudizi sono duri a morire.
Il fumetto è inoltre ben riuscito grazie ai disegni di Fabrizio Longo che proprio su questa testata aveva esordito nel 2016 con l’altrettanto avvincente La porta dell’inferno (in quel caso per i testi di Moreno Burattini).
Longo offre in Ghost watch una prova solida nella caratterizzazione dei personaggi, nell’ambientazione dei vari luoghi, nella recitazione e nelle interazioni dei vari attori in campo. Ma forse l’aspetto che più mi ha colpito è l’uso del chiaroscuro che amplifica l’impressione di qualcosa di nascosto, strisciante e malvagio. Ottima poi la lunga resa dei conti finale ricca di scene di azione anche cruenta (che siano reali o meno).
Ed ora una piccola zona spoiler!
SPOILER ALERT
Quello che non mi aspettavo, come scrivevo in apertura, è che Ghost watch sarebbe stato un tassello importante della continuità dampyriana e invece ecco il ritorno in grande stile di Marsden. il più sfuggente, vile e ingannatore tra i Maestri della Notte.
L’uso del non-morto come suo sostituto per non rischiare, gli inganni al padre del povero ragazzo morto suicida nel 1992, l’attacco agli amici per ferire ancora di più Harlan… insomma Marsden si conferma nel suo essere viscido e odioso.
E Boselli lo sa usare come un perfetto antagonista a 360°, opposto in tutto a Harlan: non affronta mai il nemico in campo aperto; non ha stima dei suoi aiutanti che sono solo schiavi illusi del suo potere; è sempre pronto a scappare appena c’è un rischio per lui.
La lettura dello speciale mi ha anche fatto pensare che la resa dei conti con Marsden, prevista nei prossimi mesi, non potrà che avvenire andandolo a stanare in qualche piega del multiverso proprio dove lui stesso si diverte a torturare i suoi rivali o facendolo cadere in una trappola con il supporto di altri maestri della notte o forse grazie ai frammenti del Calderone di Dagda. Insomma il colpo finale contro Marsden sarà inferto da Harlan, ma ci vorrà tante aiuto (e credo sacrificio) per sconfiggerlo.
Tra la ricerca dei frammenti del calderone di Dagda, le battaglie con qualche altro maestro della notte (von Henzig tornerà?) e le fosche ombre dello scontro a tutto campo con Marsden si sta tessendo una trama drammatica che ci accompagnerà almeno fino al n.300 e alla celebrazione dei 25 anni di Dampyr.
Da ultimo un pensiero per la fine del povero Thor. Preannunciata dal suo essere oltre all’età massima dei bernesi, il suo sacrificio per Harlan con le sue ultime energie vitali è davvero toccante e aggiunge un sapore epico (Ulisse/Argo) e al contempo quotidiano alla vicenda.
Intanto se non lo avete ancora fatto è arrivato il momento di guardarsi il film di Dampyr disponibile su molte piattaforme in abbonamento e anche in speciali DVD e Blu Ray Disc. Che aspettate???
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