Artiglio d’orso – Tex n.746 (dicembre 2022)

Scritto da Francesco Benati

5 Gen, 2023

Da qualche settimana è in edicola Artiglio d’orso, l’ultimo Tex mensile edito dalla Sergio Bonelli Editore. Secondo capitolo di una trilogia ambientata a Vancouver, vede la presenza dell’inedito team composto da Pasquale Ruju al soggetto e alla sceneggiatura e Corrado Mastantuono ai disegni.

 

Artiglio d’orso – Tex n.746

Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju

Disegni: Corrado Mastantuono

Copertina: Claudio Villa

 

Riassunto: Tex e i suoi pards vanno a Vancouver per proteggere Angela, vecchia amica di Carson, dalle mire di misteriosi sicari che fanno capo al potente Warberg. La donna si è già vista uccidere il marito, ingegnere di una ferrovia i cui affari sono poco chiari. Spetta ai quattro pards al gran completo, con l’aiuto del poliziotto John Stewart, fare luce sul marcio presente nella compagnia ferroviaria e ripulire la città dalla cricca di criminali.

Nell’albo in questione prosegue la lotta di Tex e dei suoi pards contro la compagnia ferroviaria. Forti di nuovi alleati (oltre a John Stewart si aggiunge anche Joe Capilano), i quattro pestano troppi piedi e contro di loro viene scagliato un nemico estremamente pericoloso: Wes Kircher, detto Artiglio d’orso per la pittoresca caratteristica di uccidere i nemici indossando un guanto fatto di zampa d’orso con tanto di unghie affilate ancora presenti. Il nemico si rivela temibile e spietato e il primo scontro si rivela drammatico.

 

 

Questa storia è l’ennesima conferma che, esaurite le tematiche narrative del genere western (gli indiani in rivolta, i pionieri, le città tormentate dai banditi, i rancheri prepotenti, eccetera), ciò che fa davvero la differenza in una storia sono i personaggi e le loro interazioni, il respiro epico della narrazione e, non ultimo, l’abilità degli autori di aggiungere pepe al piatto.

Esattamente ciò che sta succedendo in questa avventura che, per ora, tiene alto il livello qualitativo e, soprattutto, ci riconsegna un Pasquale Ruju tornato in grande forma dopo alcune storie in cui era sembrato un po’ appannato.

Leggendo i primi due albi, ma soprattutto il secondo, emerge chiaramente come lo sceneggiatore sardo sia particolarmente ispirato e abbia tirato fuori dal cilindro un paio di personaggi di indubbio spessore come Angela, protagonista di scene di forte tensione erotica con Carson, e Artiglio d’orso, cattivo spietato e brutale come raramente se ne sono visti nella serie. Tale personaggio ricorda un po’ Wolfman, altro cattivo ben riuscito di Ruju, ma con quintali di personalità e carisma in più. Dopo un primo albo più introduttivo in cui Tex era relegato a un ruolo marginale, il ranger ha ripreso il centro della scena in diverse occasioni ricordando a tutti di essere il titolare della testata e avviando un intenso duello a distanza con Artiglio d’orso, duello che poi proseguirà nel terzo e ultimo numero della saga.

 

 

Rispetto al primo albo, principalmente ambientato a Vancouver, qui troviamo un maggior dinamismo della storia e più varietà nelle ambientazioni (pur mantenendo la città canadese come campo base della vicenda), con Tex e Carson che si addentrano nei boschi e nei villaggi indiani della zona. Un cambio di passo importante per non ingabbiare troppo la storia fra le mura cittadine.

Ispirato e ben supportato da Ruju che gli ha fornito diverse scene in cui divertirsi, Corrado Mastantuono svolge un lavoro egregio da talentuoso ed esperto professionista quale è e aggiunge il cattivo Artiglio d’orso nella sua personale galleria dei cattivi. Complice il suo stile tendente al grottesco, il lavoro di Mastantuono è fondamentale per portare alle stelle il carisma del grande avversario (senza dimenticare il lavoro svolto sulla mente malefica dietro a tutto il piano criminoso, ovvero il magnate Warberg).

 

 

Abbiamo già detto più volte che lo stile di Mastantuono a volte può risultare ostico per il lettore più tradizionale (anche se già dagli anni ’70 Tex ha visto diversi disegnatori di rottura fra le proprie fila), ma in questo caso ci sentiamo di dire che ci troviamo di fronte ad un lavoro certosino che ridurrà al minimo le critiche. 

Questo secondo albo si rivela quindi estremamente buono e conferma l’ottimo stato di salute della serie regolare. Ovviamente è necessario attendere la conclusione per dare un giudizio definitivo, ma per ora è innegabile che siamo di fronte ad un lavoro realizzato con cura e ispirazione.

 

 

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3 Commenti

  1. Per favore dove ha pubblicato le recensioni di Tex dopo il 1980?

    Rispondi
    • Siamo fermi al 1980 nella nostra rilettura. Ci vuole un po’ di tempo.

      Rispondi
      • Ok. Grazie!

        Rispondi

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