Sangue stregato – Dampyr n.269 (agosto 2022)

Scritto da Paolo M.G. Maino

4 Ago, 2022

Con Sangue stregato si chiude la miniserie in quattro numeri dedicata da Mauro Boselli a raccontare o a ri-raccontare di nuovo Le Origini del Dampyr Harlan Draka.

E senza paura di esagerare, dichiaro subito che è una conclusione degna e valida, anzi direi che è il numero più ricco di emozioni per un fan di lunga data come il sottoscritto e un punto di partenza ideale anche per un neofita. Aggiungo di più: paradossalmente si potrebbe quasi leggere anche solo questo quarto numero per goderne quasi in pieno: ma ovviamente la lettura integrale della miniserie è fortemente consigliata!

 

 

Sangue stregato – Dampyr n. 269

Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli

Disegni: Nicola Genzianella, Alessio Fortunato, Michele Cropera e Luca Rossi

Copertina: Enea Riboldi

Posso parlare di questo fumetto senza fare spoiler? Da pagina 50 in poi direi che è quasi impossibile, perché se è vero che ripercorriamo tanti fatti che conosciamo, d’altro canto ci sono un sacco di dietro le quinte bellissimi e in grado di svelare prospettive degli ultimi 20 anni (il passato) e dei prossimi 10 almeno probabilmente.

Allora mi voglio soffermare sulle prime 50 pagine che sono occupate dalla seconda parte della prima missione dopo Sarajevo di Harlan, Kurjak e Tesla. Ai disegni c’è Nicola Genzianella che realizza la sua ennesima prova di grandissimo spessore in una lunga scena di notturno che si chiude poi con un epilogo alla luce del mattino (e ci vogliono quasi gli occhiali da sole da quanto le scene sono chiare in quelle pagine).

 

 

Genzianella ci offre, azione, tensione, inquadrature da ardite prospettive e un trio di protagonisti molto efficace.

E l’efficacia sta nel rendere le incertezze e i dubbi sul cosa fare e sul come agire.

Sono di fatto da sempre i dilemmi degli eroi moderni per i quali il confine tra bene e male non è così netto e non è così semplice e immediato decidere quale strada prendere e quali azioni mettere in campo e soprattutto aspettandosi poi quali conseguenze.

Il racconto ci restituisce un Harlan che all’inizio del suo cammino è più indeciso e meno consapevole delle sue potenzialità. Il tutto è reso da Boselli non con mille parole ma con le imperfezioni del muoversi o con una certa lentezza (o se vogliamo minor celerità) nel prendere la decisione giusta.

I modi di risolvere le questioni di Tesla, la scelta di cosa fare dei prigionieri, la possibilità pur tenue di cambiare in meglio la vita dei più deboli e indifesi sono problemi aperti che non hanno una univoca interpretazione e sono ancora più drammatici nel contesto della guerra sporca, insensata, cruenta (ma quale guerra non è così come stiamo tristemente vedendo in questi mesi in Ucraina?) nella ex-Jugoslavia. Le scene delle violenze subite dalle donne scritte e sceneggiate ovviamente qualche tempo fa da Boselli risuonano oggi ancora più drammatica e disturbanti.

 

 

E la seconda parte dell’albo?

Innanzitutto Fortunato e Cropera come già chi li ha preceduti hanno ben presente quanto siano importanti le pagine da disegnare. 

Alessio Fortunato accompagna la nuova parte del racconto di quanto è successo dal punto di vista di Draka senior. Rivediamo l’amore per Fortunata e poi passando per la mamma di Harlan si arriva al nuovo mondo che abbiamo conosciuto meglio in Dampyr 203 e dove ha iniziato una relazione amorosa con Hyanis da cui ha avuto Arach, un ragazzo che non ha un sangue stregato e che potrebbe rappresentare la fine della maledizione per la possibilità di dare continuità alla propria stirperà per Draka. Ma un figlio che dà continuità… non è anche simbolo di una fine che sta per arrivare? Così è spesso nel ciclo della vita e così è sempre nella narrativa e nella mitologia (da Cronos/Zeus in poi).

Fortunato recupera pagine e pagine di storie e ne offre la sua personale interpretazione con il tratto della sua penna Bic che difficilmente si può confondere.

La storia qui è piena zeppa di didascalie e quindi forse scorre un po’ lenta, ma la mole di stimoli e indizi che ci vengono forniti è tale che la verbosità (qui) non pesa in nessun modo soprattutto per chi è lettore da sempre di Dampyr.

 

 

Allo stesso modo il tratto di Michele Cropera è ormai una certezza per i lettori di Dampyr.  A lui spetta l’ultimo racconto: quello di Caleb. Questa volta è l’algido amesha a raccontare il suo punto di vista e a spigare il suo legame con Draka e la sua alleanza per eliminare i più violenti Maestri della Notte (e a detta di Harlan… sembra mancare solo Marsden!)

Bellissima la doppia splash page di pp.92-93. Una somma in illustrazioni di tante battaglie contro i Maestri della Notte.

E ora? Cosa dobbiamo aspettarci?

Ho tantissime idee e pensieri… ma sono anche molto spoilerosi e quindi… credo che ci dedicherò una puntata del podcast!

 

 

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