Finisce l’estate in un mese di agosto che è stato un altro profluvio di uscite in casa Bonelli e sotto l’ombrellone o tra i prati della montagna si è letto molto (anche se come FumettiAvventura abbiamo fatto meno recensioni… perché… era vacanza anche per il blog!).
Quindi come al solito affrontiamo la faticosa strada che porta alla medaglia d’oro per il mese di agosto! Tre albi, solo tre, nessuna eccezione, coraggio, parzialità, incoscienza e gusti assolutamente personali!
Eccovi servita la TopFA degli albi SBE di agosto 2021.
La TopFa di agosto 2021
Medaglia di Bronzo
Le notti di Londra – Zagor n.673 di Rauch e Della Monica
Si conclude la prima parte della trasferta europea (o forse un po’ malignamente direi della trasferta vampiresca… chi ha orecchie da intendere intenda!) e Jacopo Rauch che si occuperà anche della seconda parte ci offre un bel divertimento ricco di azione che strizza l’occhio allo zagoriano di vecchia o vecchissima data ma non trascura chi si affaccia alla lettura di Zagor con questi due numeri (cosa c’è di meglio che partire da una trasferta? Così mi accadde con Mister No in Africa da ragazzo!). Se non possiamo parlare di ri-rinascimento per Zagor, quantomeno da giugno la serie regolare ha davvero alzato il suo livello! Continuiamo così! Splendidi e indiscutibili i disegni di Raffaele Della Monica.
Medaglia di argento
La ritornante – Dragonero il Ribelle n.22 di Enoch, Pagliarani e Morrone
Enoch rende il meglio quando ci racconta di ragazzi (Gea) e di lotte mortali da parte di protagonisti dannati (Lilith)… ed ecco che aggiunge all’ampio gruppo di personaggi della saga fantasy della SBE, una ritornante vendicativa, ma anche con aspetti simpatici e grottescamente allegri. Un colpo ben riuscito a Enoch anche per il supporto notevole di Pagliarani (e quel pugnale in copertina? per poco non mi tagliavo!!!) e Morrone. Go on Dragonero!
Medaglia d’oro
Messico e sangue – Dampyr n.257 di Giusfredi e Del Campo
Abbiamo dato medaglie d’oro alle prime parti di storie su più albi? No… perché c’è sempre quella ritrosia per cui poi se azzardi te ne penti.. ma questa volta è diverso perché questo Messico e sangue è un albo fatto e finito che va già bene così e il cui seguito potrebbe anche arrivare tra un anno o più come spesso accade in Dampyr. Tutto gira al massimo, soggetto, sceneggiatura, disegni, storie nuove e storie vecchie, dampyrianità al massimo grado condita da quel tono giusfrediano che ormai conosciamo e sa di birra del birraio lucchese (a proposito ottima!) e dell’asfalto dei film americani anni ’70 senza però tralasciare il desiderio di dare un messaggio ma senza pistolotti moralistici. Del Campo sforna pagine da smascellarsi e allora medaglia d’oro (ah tra parentesi abbiamo letto anche la seconda parte… beh avete presente i 100 metri e la 4×100 a Tokyo? Ecco!)
Insomma in Bonelli… mille di questi vampiri e di morti che ritornano!!!
0 commenti