Sulla pista dei ricordi – Dragonero il Ribelle n.21bis (luglio 2021)

Scritto da Paolo M.G. Maino

31 Lug, 2021

Non ho fatto in tempo a parlarvi del n.21 regolare, ma dopo aver letto il 21bis Sulla pista dei ricordi ho deciso di passare subito a offrirvi le mie pillole su questo numero extra dell’annata dragoneriana, non perché Le gazze ladre non sia bello (anzi e per certi versi serve per leggere meglio questo bis), ma perché questo bis funziona benissimo e strizza l’occhio ai fan più incalliti della serie aprendo tante possibili strade future.

Merito dei due Luca ai testi, ossia Barbieri e Enoch, e merito di un ottimo cast di disegnatori formato dalla sempre più brava Ludovica Ceregatti e dalle certezze Diego Bonesso, Emanuele Gizzi e Vincenzo Riccardi. Senza dimenticare la copertina di Gianluca Pagliarani che pare un poster cinematografico quando ancora si facevano da parte di artisti e non con photoshop!

Ma veniamo al dunque (senza cedere in troppi spoiler… ma non si sa mai, e quindi leggete a vostro rischio e pericolo).

 

 

Sulla pista dei ricordi – Dragonero il Ribelle 21bis (luglio 2021)

Soggetto e sceneggiatura: Luca Barbieri e Luca Enoch

Disegni: Ludovica Ceregatti, Diego Bonesso, Vincenzo Riccardi e Emanuele Gizzi

Copertina: Gianluca Pagliarani

 

 

Che belle le storie brevi!

Ah ah! Non sono uscito di testa e non sono diventato incoerente… è vero ho sempre detto che non amo lo spezzatino con tanti disegnatori con una pseudocornice… mi sono lamentato perché gli albi di Dragonero il Ribelle sono più spesso a più mani che di un solo disegnatore… ma in questo caso tutto funziona perfettamente: un numero bis che quindi deve avere qualcosa di speciale, un numero che festeggia gli 80 anni del vecchio Ian come suggello agli 80 anni SBE, un numero che ripercorre momenti chiave della vita passata, presente e futura del nostro eroe, un numero che dopo una breve pagina in Senzanima ci riporta lo Ian di Dragonero Adventures, un numero che immediatamente a distanza di pochi giorni dal numero 21 regular ci riporta nella ‘stanza del pericolo’ (once an X-Man always an X-Man) dell’addestramento militare di Ian… Eh dai! Come fate a non godere come dei ricci (fumettisticamente sia inteso) di fronte a queste operazioni fan service così ben fatte? Quindi prima lode ai due Luca (Enoch  e Barbieri) che ci hanno apparecchiato una tavola splendida e questa volta l’hanno incorniciato con una storia-storia che vale da sola il prezzo del biglietto (non ce ne voglia il vecchio Gmor che come narratore funziona, ma è molto più classico). L’oggetto poi che fa da fil-rouge è la classica ciliegina sulla torta.

 

 

Disegnatori on fire!

Poi magari commento qualche altro passaggio delle storie, ma ora lasciamo un po’ di spazio a chi ci ha offerto (e credo in tempo record) queste stupende 94 tavole. Andiamo in ordine di presentazione. La Ceregatti ci fa vedere in azione finalmente il vecchio Ian che sapevamo già essere lontano dall’Erondàr come ci aveva anticipato il vecchio Gmor: il tratto della giovane disegnatrice è davvero notevole e migliora di tavola in tavola e ci consente di conoscere una nuova pagina della vita del nostro eroe con compagni che definire improbabili è dire poco (e c’è anche un erede naturale del nostro). Bonesso ci strappa la lacrimuccia riportandoci a Silverhide e dintorni e facendoci riassaporare il sapore leggero e ricco di azione semplice di Dragonero Adventures (tornerà! Lo so! Con il cartone animato!). Riccardi ci toglie subito la curiosità di sapere qualcosa di più nel duro addestramento militare di Ian e ci riporta nelle tragiche simulazioni del Pozzo. Il suo stile graffiato e tagliente ci guida nella scabrosità appuntita del giovane Ian forgiato dalle violenze viste (e agite) nei Senzanima. Infine Gizzi da par suo ci porta oltre il vallo in una pericolosa missione di Ian incursore militare. E come al solito è la caratterizzazione dei personaggi a lasciarci a bocca aperta: anche i più marginali attori sulla scena hanno la loro identità e la loro carica espressiva.

 

 

Tante strade e tante nuove domande

Senza spoilerare nulla, ancora una volta il trio Enoch, Vietti e Barbieri ci fa capire quanto sia profonda la conoscenza della trama che ci presentano di mese in mese. Nulla è lasciato al caso, tutto è seminale e destinato a tornare o a trovare una risposta. Così in ognuna delle storie ci troviamo a dire: «Ah! Ecco perché!» ma anche ad esclamare «E quando scopriremo qualcosa di più!». Entrambi i sentimenti convivono nel lettore e direi che costituiscono la benzina della servilità dragoneriana. Avanti così! Almeno altri 99 di questi numeri (eh sì quello che leggete è il novantanovesimo numero in formato bonelli tradizionale della serie Dragonero!).

 

 

 

Ti potrebbero interessare

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verificato da MonsterInsights