La strega della palude – Tex n.727 (maggio 2021)

Scritto da Francesco Benati

3 Giu, 2021

Vi presentiamo la recensione dell’ultimo albo di Tex, edito come sempre dalla Sergio Bonelli Editore. Il titolo è La strega della palude e conclude la storia iniziata il mese scorso con l’albo Il pistolero Vudu. Alla sceneggiatura e ai disegni si conferma la coppia formata rispettivamente da Pasquale Ruju e Bruno Ramella.

 

 

La strega della palude – Tex n.727

Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju

Disegni: Bruno Ramella

Copertina: Claudio Villa

 

Nell’albo precedente, Tex Willer e Kit Carson si imbattono in Rachele, la nipote del colonnello Lamont di Lilyville, la quale chiede loro di accompagnarla per un tratto di strada fino a quando non incontrerà lo zio. Arrivati in città, i due ranger e la ragazza scoprono che Lamont è stato ucciso e che la cittadina è in mano a una cricca di malfattori e decidono di fare piazza pulita, ma le loro strade si incrociano con quelle di Victor Carrillo, uno spietato pistolero con il vizio di rubare le pistole appartenute agli uomini da lui uccisi in duello. Carrillo è l’assassino di Lamont e ora vuole fare fuori coloro che lo hanno assoldato: questi ultimi hanno cercato di disfarsi di lui a loro volta per far sparire tutte le prove a loro carico. Ne segue un duello con Tex, il quale abbatte il rivale, se non fosse che questi dopo qualche minuto si rialza e scompare.

La recensione del primo albo era stata positiva. 

 

 

Nel complesso avevo trovato tutto piuttosto convincente: la trama classicissima della banda di affaristi che fa la cresta sul lavoro degli onesti contribuenti, la misteriosa figura di Carrillo e i disegni di Bruno Ramella, sempre una garanzia di professionalità.

In questo secondo capitolo la solfa cambia leggermente in negativo.

Intendiamoci, nel complesso parliamo sempre di una storia più che godibile, che si lascia leggere con piacere e che garantisce un’ora e mezza di sano divertimento (ovviamente se consideriamo tutti e due gli albi), ma rispetto al primo albo si avverte una flessione.

I disegni di Ramella si mantengono buoni più o meno per tutto il lavoro, pur senza far gridare al miracolo. Le sue prove migliori finora sono altre, soprattutto riguardo al periodo passato su Magico Vento, però in linea di massima la valutazione è positiva. In questo albo le parti meglio riuscite sono quelle dei primi piani più espressivi, in cui i volti dei protagonisti, soprattutto di Carrillo e della strega Marine, sono resi in maniera eccelsa.

 

 

Ruju svolge il proprio mestiere con la consuetà abilità, confermando il proprio ruolo di sceneggiatore titolare di Tex. Oltre ad aver cesellato un personaggio memorabile come Carrillo, Ruju ha costruito un paio di situazioni veramente ostiche e in parte inedite sulla lunga saga di Tex, dei meriti non da poco.

Il lato negativo, se così possiamo chiamarlo, è che in questo secondo albo Ruju mette troppo di tutto: a un antagonista, Carrillo, se ne affianca un secondo, la strega Marine, la quale toglie spazio al pistolero e non si rivela dotata dello stesso carisma e della stessa tracotante personalità; le scene ad effetto si susseguono una dietro l’altra senza un attimo di respiro e, infine, c’è qualche concessione di troppo ai cosiddetti eventi fortuiti, quelli che danno una mano nel portare avanti la trama.

Presi singolarmente non sarebbero difetti tanto gravi, anzi, non sarebbe proprio difetti, ma messi insieme fanno abbassare di un po’ il giudizio finale. 

Siamo sempre in presenza di una storia di Tex più che soddisfacente e che mantiene alta la bandiera del ranger di casa Bonelli.

 

 

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