La giungla nera – Le Storie n.89 (febbraio 2020)

Scritto da Paolo M.G. Maino

24 Feb, 2020

Un testamento spirituale sentito e curato di uno scrittore che ci ha lasciato da ormai 7 anni, un disegnatore che offre il meglio della sua produzione artistica, l’avventura con la A maiuscola legata al romanziere che più di altri in Italia ha legato ai romanzi di avventura, una collana che sta offrendo grandi soddisfazioni al suo variegato pubblico.

Questa è la presentazione sintetica de La giungla nera, numero 89 de Le Storie della Sergio Bonelli Editore firmato dal compianto Paolo Morales e da Dante Spada che ci offrono una storia di avventura a tinte poliziesche ambientata nell’India della seconda metà dell’Ottocento, una storia che ha tra i suoi protagonisti nientemeno che Sandokan e Yanez.

Morales ha confezionato una storia che avrebbe potuto far partire una serie per la solidità dello sfondo storico e sociale e per la credibilità dei personaggi di fantasia attorno a cui ruota la vicenda.

 

  

 

La giungla nera – Le Storie n.89

Soggetto e sceneggiatura: Paolo Morales

Disegni: Dante Spada

Copertina: Aldo Di Gennaro

Riassumiamo per sommi capi almeno le premesse e il contesto.

India 1860, una serie di efferati omicidi di donne di origine inglese genera il panico per la presenza di un serial killer o di un gruppo violento e rivoluzionario che colpisce i dominatori inglesi. A risolvere il caso si muove un giovane ispettore dai metodi di indagine deduttivi e scientifici particolarmente innovativi, Alan Cuthybeart, tanto apparentemente goffo in prima impressione quanto acuto nelle sue osservazioni e anche ben più dinamico di quello che si potrebbe sospettare. E poi come tutti gli eroi positivi ha dalla sua una resilienza non comune.

 

 

Il giovane ispettore ha poi la fortuna di acquisire tra i suoi aiutanti, due autentiche leggende: Sandokan e Yanez, che in una sorta di buon ritiro da vecchi pensionati sembrano non aspettare altro per entrare in azione. I due sono un omaggio a Emilio Salgari e… fumettisticamente anche a Tex e Carson nel loro simpatico battibeccare che dà, allo stesso modo della goffaggine di Cuthybeart, anche un tono comico alla vicenda: comicità di battute e comicità di situazioni imbarazzanti.

Ma Paolo Morales non confeziona soltanto una storia di avventura ricca di thriller e di mistero e, guardando alla grande tradizione Bonelli, inserisce la vicenda in un tema che riguarda l’accettazione del diverso e l’integrazione. Non si tratta di facile moralismo, ma ancora una volta di raccontare facendo divertire (It’s entertainment anyway) di qualcosa che faccia anche riflettere e che lasci nel lettore una esperienza a 360°. E da sempre la narrativa ha questa potenza di veicolare messaggi forti anche in modo popolare e immediato.

E poi ci sono amore, tradimento, sette segrete, segreti nascosti e in parte svelati… insomma il campionario tipico del romanzo d’Avventura.

 

 

Se non possiamo ancora una volta che ricordare con affetto e compianto al lavoro di Paolo Morales, contemporaneamente  ne La giungla nera dobbiamo lodare il lavoro certosino di Dante Spada che offre qui un saggio della sua bravura: mezzetinte curatissime, vignette che presentano un particolare inquadrato e che sviluppano una scena in una tavola (pag.47 è un piccolo saggio di bravura: 6 vignette classiche bonelliane. 1. Macchina fotografica vista di fronte; 2. particolare dell’accensione della polvere del Flash; 3. luce del flash; 4. bocca di una donna aperta in un grido straziante di dolore; 5. Vapore del flash che si dissolve; 6. Inquadratura con luce dal basso del volto del sadico fotografo nonché torturatore che dice semplicemente «Perfetto.». Per il resto nelle vignette solo le grida della donna. Chapeau!), paesaggi naturali e storici evocati con dovizia di particolari, un tratto realistico che non si dimentica di essere anche fumettistico. Davvero una lezione di cosa sia la grande tradizione italiana nella Nona Arte. 

Guardatevi anche il video sulla pagina Facebook de Le Storie e i Romanzi Bonelli sul making off da parte di Dante Spada.

E ora? Ora abbiamo un piccolo gioiello che meriterebbe un’edizione Deluxe da libreria e una storia che potrebbe anche continuare… ma c’è qualcuno che può prendere il testimone di Morales?

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