“Dio non parla mai. Il Diavolo, invece, si fa pubblicità, eccome. Il Diavolo fa un sacco di spot pubblicitari.”
(William Peter Blatty, L’Esorcista)
Il 29 novembre è uscito in edicola un nuovo fumetto, evento straordinario e coraggioso, in questo periodo di crisi delle edicole: il suo nome è Samuel Stern ed è un “bonellide”, ovvero un mensile di 96 pagine, dello stesso formato dei classici albi Bonelli. È edito da Bugs Comics e creato da Gianmarco Fumasoli e da Massimiliano Filadoro.
Samuel Stern è un libraio di Edimburgo, ma ha un potere (e “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”): espellere i demoni dalle persone. Eppure non è un esorcista, sebbene collabori con padre Duncan, un prete cattolico esperto di esorcismi.

Un nuovo incubo – Samuel Stern n.1
Soggetto e sceneggiatura:Gianmarco Fumasoli e Massimiliano Filadoro
Disegni: Luigi Formisano
Copertina:Valerio Piccioni, Maurizio Di Vincenzo e Emiliano Tanzillo
Ma andiamo con ordine. In tutti i film, romanzi e telefilm che parlano di possessione diabolica, c’è sempre la diatriba tra chi ci crede e chi non ci crede: ci sarà sempre un esorcista o un sensitivo che dice “La bambina è posseduta.” e ci sarà uno psichiatra, un medico o comunque un razionalista che gli risponderà “No, è malata di mente.”
Ecco, l’originalità di Samuel Stern, nel trattare un argomento così abusato come la possessione diabolica, è che hanno ragione entrambi: la teoria intorno alla quale ruotano le avventure di questo insolito personaggio è che dentro ognuno di noi c’è una Zona d’Ombra, che può essere attivata da un trauma emotivo particolarmente forte e può generare un vero demone in carne ed ossa, un demone che tenterà di prendere il controllo della persona traumatizzata.
Nel primo albo, intitolato “Il nuovo incubo”, scritto da Fumasoli e Filadoro e disegnato da Luigi Formisano, la “posseduta” è una bambina: il pensiero corre subito al romanzo di William Peter Blatty e al film di William Friedkin, ma in realtà è lo stesso Samuel a spiegare al lettore e alla madre della bambina la teoria che sta alla base della storia e dell’intera serie, ovvero che un trauma ha generato un demone all’interno della mente della bambina; il compito di Samuel e di padre Duncan sarà quindi portare a galla questo trauma e liberare la bambina dal proprio demone.

“Ma allora è un fumetto psicologico, non è un horror”, obietterà qualcuno. In realtà, come già detto, è entrambi ed è proprio qui che sta l’originalità di questa serie, perché il demone partorito dal trauma psicologico è reale, ma l’esorcismo assomiglia più ad una seduta psicanalitica o ad un esperimento di ipnosi, almeno in questo primo albo, perché a mio avviso l’idea di partenza è potenzialmente inesauribile: infatti, sono molti i traumi che possono colpire una persona, dalla violenza sessuale al bullismo, dall’emarginazione a un licenziamento o alla fine di un amore. Secondo Samuel Stern e padre Duncan, ognuno di questi eventi può spingere l’Ombra che vive in noi a partorire un demone ed è inutile dire che questa cosa mi intriga molto e crea in me molte aspettative sui prossimi numeri.

Resta da dire qualcosa sui disegni: la copertina, di Valerio Piccioni, Maurizio Di Vincenzo ed Emiliano Tanzillo, è molto bella ed evocativa e il logo, creato da Paolo Alti Brandi, “buca la pagina” e attira immediatamente l’attenzione negli affollati scaffali delle edicole. I disegni interni, di Luigi Formisano, sono asciutti ed essenziali e richiamano i fumetti neri dei tempi andati, ma, a giudicare dalle anteprime in quarta di copertina, già dal prossimo mese si passa ad un tratto più moderno e “dylaniato”.
Un’ultima osservazione la merita la tiratura: molti lettori hanno parlato anche di 11/15 albi a edicola, segno che la tiratura deve essere stata molto alta, per un piccolo editore. Speriamo che questo “azzardo” venga ricompensato dai risultati, perché il personaggio e l’entusiasmo degli autori e dell’editore lo meritano.
0 commenti