Anche se siamo davvero sul filo del rasoio, ecco la recensione di Furore, il nuovo albo della miniserie Zagor: Origini, la quale si avvia lentamente verso la conclusione. Alla sceneggiatura troviamo il curatore Moreno Burattini e ai disegni il duo composto da Maurizio Di Vincenzo e Valerio Piccioni, lo stesso team dell’ormai leggendario Clear Water, albo che ha dato il via a questa nuova serie dedicata allo Spirito con la Scure.
Furore – Zagor: Le Origini n.4
Soggetto e sceneggiatura: Moreno Burattini
Disegni: Valerio Piccioni, Maurizio Di Vincenzo
Colori: Josie De Rosa
Copertina: Michele Rubini
Dopotutto, le origini di Zagor sono state raccontate in varie storie: la più famosa, quella dalla quale prende via questa miniserie, è senza dubbio Zagor racconta… di Guido Nolitta, alias Sergio Bonelli, e Gallieno Ferri, i creatori del personaggio. Una seconda è La leggenda di Wandering Fitzy, di Moreno Burattini e Gallieno Ferri, risalente a circa vent’anni fa, nella quale si approfondiva maggiormente il personaggio di Nathaniel Fitzgeraldson, ovvero Fitzy, il mentore di Zagor e il suo secondo padre. Una terza è Darkwood: Annozero, sempre del duo Burattini/Ferri, dove si approfondiscono ancora certi aspetti legati alle origini dell’eroe di Darkwood.
Questo Furore racconta la parte centrale di Zagor racconta…, ovvero l’azione di vendetta di Zagor contro Solomon Kinsky, il folle predicatore che ha scagliato gli indiani Abenaki contro la capanna nella quale il giovane eroe, ancora bambino, viveva con i genitori Mike e Betty Wilding, uccidendoli entrambi.
Raccontare nuovamente, più o meno pari pari, la parte centrale di Zagor racconta…, quella più famosa e amata dai lettori, era praticamente un gol a porta vuota e infatti Burattini non solo non l’ha sbagliato, ma ha pure fatto il cucchiaio.
Duro, spietato, potente e drammatico oltre ogni misura, Furore racchiude in poco più di 60 pagine l’intera filosofia zagoriana sviscerata in quasi 60 anni di storia editoriale. Una filosofia che gronda sangue, morte e sofferenza nella quale Burattini si butta a capofitto toccando vette altissime nel finale che promette lacrime a valanga sia per i lettori più navigati che per i neofiti che si avvicinano a Zagor grazie a questa miniserie.
Forse, e dico forse, a questo albo mancherebbe giusto una pagina o due in più per spalmare maggiormente il finale, ma in fondo si tratta di un’inezia del tutto trascurabile vista la grandezza di tutto il resto.
Insomma, un albo con i fiocchi che merita assolutamente di essere letto e custodito gelosamente nella propria collezione assieme agli altri di questa ottima miniserie, sicuramente uno degli eventi fumettistici di questo 2019 che si avvia lentamente a conclusione.
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