Sugli asteroidi – Nathan Never 322 (Marzo 2018)

Scritto da Manuel Enrico

18 Mar, 2018

Lo scorso mese abbiamo letto una storia di Nathan Never particolarmente controversa, che ha diviso gli appassionati del personaggio di casa Bonelli. Fuga da Europa, del duo Pistoia e Toffanetti, si era ispirata ad una fantascienza critica, elemento classico di una certa letteratura di anticipazione che non sempre accoglie i favori di chi cerca una sci-fi più action e meno impegnata.

 

 

 

Sugli asteroidi – Nathan Never 322

Testi: Bepi Vigna

Disegni e Copertina: Sergio Giardo

Sugli asteroidi, il numero di marzo, si riavvicina a questa concezione avventurosa, riportando il nostro Nathan in una dimensione che strizza l’occhio a storie dei primi anni della sua avventura editoriale.
Albi come Fanteria dello Spazio o L’ultima onda hanno avuto un ruolo fondamentale all’interno del mito dell’Agente Alfa, divenendo degli scorci sul passato di Nathan. Il periodo dell’addestramento come fante è stato uno dei punti saldi della formazione di Nathan, un tempo in cui si sono strette amicizie e soprattutto in cui ha conosciuto la moglie, Laura.
In Sugli asteroidi il passato torna a farsi vivo. Nathan viene chiamato dal comando della Fanteria dello Spazio per una delicata missione, che coinvolge il recupero di un prototipo di nave a curvatura rubata da un suo ex-commilitone, Ron Murdock. La missione consiste nel riprendere possesso di questa nave sperimentale o distruggerla, prima che cada nelle mani dei Pretoriani di Marte.
Questa trama è decisamente più vicina alla classica impostazione delle primissime storie di Nathan, ma non c’è da stupirsi visto che è firmata da Bepi Vigna, uno dei tre padri del nostro eroe. Parte del fascino di Sugli Asteroidi è il sapere creare un interessante parallelo tra la situazione attuale ed il passato di Nathan, ritornando ai tempi del suo addestramento.

 

 

Lo confesso, rivedere personaggi come Randy Nash e Patrick Shea è stato piacevole. In particolare, ho sempre avuto una certa passione per la Meteora Scarlatta, il comandante di Nathan ai tempi della Fanteria dello Spazio, protagonista di storie come Il Giorno della Meteora.
Vigna riesce a reinserire momenti salienti della vita di Nathan e figure essenziali della sua vita in una storia in cui ci vengono presentati aspetti meno noti del suo passato. Cercare di trovare un equilibrio tra questi due elementi non è semplice, ma aiuta il fatto che della vita di Nathan in quel
periodo si sa relativamente poco. La trama di Sugli asteroidi ha, quindi, gioco facile nel trattare la continuity di Nathan, potendo scrivere un nuovo capitolo del passato dell’Agente Alfa.
Questo parallelo tra presente e passato è gestito al meglio. Il ricordo di Nathan dei suoi amici si contrappone alla realtà del presente, dando un tono malinconico alla storia. Ed ecco che qui ricompare quella tendenza cupa di Nathan, il suo esser quasi cinico, quel lato del suo carattere ‘da Musone’ che è il DNA del personaggio.
Sugli Asteroidi, prima parte di una storia doppia, ha il sapore della tradizione di Nathan, quel tocco di nostalgia del nostro Nathan dei primi tempi che ogni tanto si fa sentire.
Vigna, per dare ancora più veridicità alla sua storia, inserisce un riferimento al telescopio Kepler, che lo scorso anno ha trovato nuovi pianeti potenzialmente abitabili.
Il riferimento alla tecnologia della curvatura, uno degli elementi tipici di Star Trek, non è solo un elemento narrativo, ma ha ispirato anche la visione di Sergio Giardo, che per questa storia doppia non si limita al ruolo di copertinista, ma è anche autore dei disegni dell’albo.

 

 

Giardo ha scherzato su Facebook mostrando come questa copertina sia ispirata alla locandina del primo film di Star Trek (ma anche la prossima non scherza!), e vederla dal vivo ammetto che conferma a pieno titolo questa ispirazione.
Ma all’interno dell’albo, Giardo riesce a mostrare tutta la sua arte con tavole che valorizzano il forte contesto emotivo della storia. La bravura del disegnatore non è evidente soltanto nella realizzazione del comparto architettonico o nelle scene più dinamiche, ma soprattutto nella trasmissione dell’emotività dei personaggi. Ritratti e pose del corpo tendono a mostrare sempre il turbamento interiore dei soggetti, enfatizzando la narrazione di Vigna.
Indubbiamente, Sugli asteroidi è una storia che rimette al centro della narrazione Nathan, tornando ad un impianto narrativo più tradizionale, in cui il nostro Musone è il vero protagonista. A mio gusto, l’alternanza tra storie di questa impostazione ed altre più aperte ed impegnate come la citata Fuga da Europa è un valore aggiunto della serie, che riesce a mantenere un equilibrio tra tradizione e innovazione, di tematiche e modalità narrativa.
L’unica pecca di questa storia è che per la conclusione ci tocca aspettare un mese, quando uscirà Missione per un amico.
Al mese prossimo e intanto buona lettura!
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