D-Day Dampyr 309 di dicembre 2025 conclude l’annata di Dampyr e vale le pena in questa recensione di fine anno provare a mettere insieme alcuni elementi che caratterizzano la nuova identità di Dampyr (per altro ben riassunti dal nuovo curatore Gianmaria Contro nei suoi editoriali e negli interventi su Facebook nella rubrica a-periodica Il curatore risponde).
L’anno di Dampyr è infatti diviso sostanzialmente in due: fino al numero 300 (con la propaggine del 301) abbiamo la fine di alcune delle trame intessute da Mauro Boselli negli ultimi anni (ma molte ne rimangono ancora e da gennaio con il numero 310 il co-creatore di Dampyr ne riprende alcune) con una doppia storia firmata da Stefano Andreucci e Michele Rubini in Dampyr 298-299 che porta come già accaduto prima degli altri numeri centenari all’apoteosi del numero 300 che ha una sorta di propaggine nel vedere il primo ritorno a Praga dei nostri in Dampyr 301 di Giorgio Giusfredi (braccio destro in questi ultimi anni di Boselli in redazione e co-curatore di Dampyr fino al 300) e Michele Cropera, anche nuovo copertinista dopo che Enea Riboldi ci ha lasciati proprio con la sua ultima copertina.
Poi dal 302 Contro ha preso in mano la curatela e ha disseminato indizi e piccoli segnali di un nuovo corso e di nuove trame sia negli albi di sua diretta scrittura (302, 303 e 308) sia in quelli scritti da altri (304, 305 su soggetto mio e di Claudio Falco; 306 di Giovanni Eccher e 307 di Luigi Mignacco) come ho già avuto modo di far notare nella recensione del numero 307 L’antico marinaio.
Ed ora questo numero 309 scritto dalla new entry per Dampyr Gigi Simeoni e disegnato dalla colonna dampyriana Dario Viotti conferma le caratteristiche della curatela di Contro. Un’altra storia autoconclusiva che introduce semi di percorsi nuovi e mette i nostri eroi di fronte a nemici da sconfiggere non nel modo convenzionale e a volta con successi parziali (è così di fatto per tutti i nemici affrontati dal 301 al 309 con la parziale eccezione della doppia di Falco / Del Campo a partire da un mio soggetto che però è stata approvata e scelta dai curatori precedenti e gli interventi di Contro si sono limitati a qualche breve accenno nelle tavole finali di Dampyr 305).
La storia di D-Day in sintesi: durante il periodo del nazismo uno sconosciuto maestro della notte trasforma i partigiani della resistenza francese in non-morti schiavi del nazismo. Quegli stessi non-morti ritornano nel presente ed è compito di Harlan e co. risolvere la questione indirizzati come spesso capita da Caleb Lost e in contatto nella zona dello sbarco del D-Day da un nuovissimo personaggio, un altro amesha alleato di Caleb che si muove in quel territorio ma ha analoghe ridotte capacità di muoversi.
Una storia classica di per sé, ma sappiamo ormai che nelle storie del nuovo corso, domina il metodo della variatio, concetto tipico della letteratura antica latina o greca quando su un modello/racconto/mito ben noto, l’autore di periodi successivi interviene raccontandola di nuovo ma inserendo varianti valide di per sé, ma anche apprezzabili ulteriormente nel confronto con l’archetipo classico.
Chiuso lo sproloquio, Dampyr resta un fumetto di azione e mistero e credo che semplicemente Gianmaria Contro stia provando a dare la sua lettura di azione e mistero pur rispettando il personaggio originale di Boselli e Colombo.
Per descrivere le novità devo fare spoiler e quindi prima vi parlo dei disegni di Viotti e poi entro in zona spoiler.
Viotti è da tempo una colonna della serie Bonelli e il suo esordio è ormai avvenuto ben più di 100 numeri fa e con ormai (con questo Dampyr 309) 10 albi su cui ha posto la sua firma, molti dei quali legati alla saga di Taliesin, con cui ha fatto il suo esordio in Dampyr 196 Le prede di Annwn.
Viotti è autore ben riconoscibile con una linea chiara che ricorda certe produzioni d’Oltralpe, ma in questo caso è stato sfidato a mettere la sua arte al servizio di una storia cupa, nebbiosa e in gran parte in notturna. E il risultato si fa apprezzare. La nebbia dei maestri della notte è elemento visivamente ben rappresentato e le scene più cupe e horror raggiungono gli esiti sperati anche per il contrasto le poche scene alla luce del sole dove può dare più libertà al tratto chiaro e al trascorrere della luce. Si vede inoltre la propensione di Viotti per architetture e ambienti del Nord Europa rappresentati con particolari che non sono meri orpelli ma rispondono ad un gusto di realismo. Bellissime le scene che ruotano attorno al D-Day anche perché la sceneggiatura di Simeoni dà un giusto peso a Harlan, Kurjak e Tesla e la loro vittoria richiede un impegno non scontato. Viotti ci fa sentire la fatica e la sofferenza dei nostri eroi già splendidamente anticipata dalla copertina di Michele Cropera.
Ed ora eccoci in zona spoiler con qualche domanda su alcune scelte narrative.
Per prima cosa come già nello scorso numero, anche in questo caso Harlan e soci hanno a che fare con una anomalia nel genere dei maestri della notte. Xaphan (così si chiama il maestro della notte inventato da Simeoni) agisce sul piano psichico, non ha un suo corpo proprio ed è doppiamente un parassita visto che oltre a nutrirsi di sangue ha bisogno di un corpo che deve possedere psichicamente. Si tratta di una idea originale che pure è plausibile se pensiamo a quante volte lo stesso Harlan è letteralmente entrato nei panni di qualcun altro nel multiverso e anche attraverso i suoi poteri di Dampyr.
Secondo elemento narrativo da sottolineare (ma qui è una conferma): sconfiggere i ‘nuovi’ nemici è tutt’altro che scontato per Harlan e co. Rischiano sempre di rimetterci la pelle (e in questo caso è quasi letterale per Tesla).
Terza sottolineatura. E su questo ho invece qualche domanda più che perplessità. Perché Kurjak non va subito in missione con Harlan e Tesla? Davvero ha una sorta di sindrome da pre-pensionamento? Mi pare un elemento un poco debole, anche se la sua apparizione improvvisa a salvare i due amici ha d’altro canto un bel effetto e ricorda tanti interventi di vari pard in aiuto di Tex.
In sintesi un altro numero di Dampyr che conclude bene quest’anno di cambiamenti per la testata dell’ammazzavampiri e che continua a far preludere nuovi sviluppi per la serie.
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