E dopo l’intervista a Adriano Barone, in attesa di commentare il libro e il film (ma quando e se riuscirà qualcuno del blog ad andare a vederlo… visti i mille impegni!), è arrivato il momento della nostra recensione, invito alla lettura del fumetto Ride – Level 0 (ovvero ‘livello zero’) scritto dal Team-One formato da Fabio GauagliONE e da Adriano BarONE, disegnato da Andrea Broccardo (al lavoro su vari comic legati al mondo di Star Wars) e colorato da Claudia Palescandolo.
Ride
Soggetto e sceneggiatura: Fabio Guaglione & Adriano Barone
Disegni: Andrea Broccardo
Colori: Claudia Palescandolo
Il fumetto si presenta come un comic-book all’americana con una ventina di pagine. Anche la tavola è trattata in modo simile con un numero di vignette molto vario e le stesse vignette sono di varie dimensioni. Lo spazio lasciato all’azione è parecchio e di fatto ci troviamo fin dall’inizio ad inseguire due ragazzi che sfrecciano a velocità impossibili in un bosco facendo acrobazie mozzafiato. Dialoghi asciutti ed essenziali ma questo non toglie chiarezza e coerenza alla vicenda che si dipana nelle pagine e che gioca su piani temporali diversi: il presente della gara (il livello zero del titolo) e i ricordi di Clara, la protagonista del fumetto (che comparirà ad un certo punto del film proprio innestandosi nel punto in cui la lasciamo alla fine del fumetto). Il gioco tra presente e passato è reso, come tipico negli alberi a colori, da una generale tono grigio/azzurro che corrisponde al gioco di mezzetinte in un albo in bianco e nero.
Guaglione e Barone conquistano per altro un ‘primato’ per il fumetto italiano: si tratta del primo fumetto creato in Italia che parla di downhill uno sport imparentato con tutti gli sport estremi e che mette a tema anche la rincorsa ossessiva alle visualizzazioni con video che devono riprendere azioni sempre più spericolate. Tre personaggi ben descritti con una attenzione ai rapporti interpersonali tra ragazzi non comune nel fumetto seriale italiano (qualcosa dei manga? o anche dei giovani x-men…) e poi un bel cattivone che arriva e spacca senza farsi troppo problemi di annunciarsi o di fare proclami su quanto sia forte e invulnerabile. Il linguaggio cerca di essere vicino a quello dei giovani e ricorda molto quello delle serie TV più recenti (magari quelle non troppo castigate!).
I disegni di Broccardo vestono perfettamente la storia: l’artista dimostra di passare serenamente dalle evoluzioni di un Ala-X guidato da Poe Daemeron della saga di Star Wars alle acrobazie da funamboli del circo dei due ragazzi.
Insomma, come ci ha detto Adriano nella intervista che gli abbiamo fatto, Ride Level 0 è un fumetto che introduce alla vicenda e ci fa capire di cosa parlerà il film (e anche il libro), ma non ci toglie la tensione del sapere cosa accadrà… anzi, direi che svolge in pieno il suo compito che è quello di invogliarci a passare attraverso un altro media a conoscere un pezzo in più della variegata trama di Ride: fumetto, film e libro! Un esperimento che si preannuncia importante e dietro il quale (come raccontano i ricchi redazionali) c’è stato un lavoro non da poco di ideazione, pre e post produzione.
Un ultimo appunto sulle copertine: ben sei variant cover che giocano su autori affermati e autori che si stanno affermando (Camuncoli, Bevilacqua, Mastrazzo, Lupacchino e Andolfo). Una bella scelta che rende ancora più pregevole l’iniziativa complessiva
E quindi ancora non ci resta che dire: Ride or die!
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