I rapitori – Tex n.775 (maggio 2025)

Scritto da Francesco Benati

11 Giu, 2025

Mentre sta uscendo in edicola (o in abbonamento) il capitolo conclusivo, ecco la nostra recensione de I rapitori, Tex mensile edito dalla Sergio Bonelli Editore che presenta la parte centrale della tripla storia firmata da Mauro Boselli al soggetto e alla sceneggiatura e Michele Benevento ai disegni.

I rapitori – Tex n.775 (maggio 2025)

Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli

Disegni: Michele Benevento

Copertina: Claudio Villa

Riassunto dell’episodio precedente: a San Francisco il detective Rick Master viene ingaggiato da miss Dutton per indagare sulla scomparsa del suo fidanzato. Le ricerche portano l’investigatore e il suo assistente Yoko ad avere a che fare con le tong cinesi, le quali hanno anche loro dei conti in sospeso con i rapitori. Non molto distante, Tex Willer e Kit Carson sono sulle tracce di una misteriosa organizzazione che opera in rapimenti a scopo di riscatto, denominata Kidnapper’s Inc, le cui tracce conducono proprio verso San Francisco.

Nell’albo in questione troviamo finalmente l’atteso incontro fra Tex e Rick Master, incontro annunciato già da diversi anni e che dal Maxi è stato poi dirottato sulla serie regolare, probabilmente per esigenze di programmazione. Il detective e il ranger, pur muovendosi su binari differenti, svolgono le loro indagini con metodi non proprio ortodossi e, con l’ausilio di Tom Devlin, capo della polizia di San Francisco, finiscono per unire le forze contro la Kidnapper’s Inc e il suo misterioso capo.

Questa storia ci consegna un Mauro Boselli in forma come non lo si vedeva da un po’ di tempo. Dopo essersi dedicato, perlomeno sulla serie tradizionale, a un tipo di storie più variegate e legate al fantastico, alla fantascienza e all’esotico, Boselli ritorna sui binari a lui più congeniali, quel western classico, seppur tinto di atmosfere giallo/thriller, del quale è indiscusso maestro. La narrazione procede come un meccanismo a orologeria perfettamente oliato fino al tanto sospirato incontro. Incontro che, nei fatti, avviene quasi in tono minore, ma questo è fisiologico nel racconto: non c’è tempo per le smancerie o per l’epica fine a sé stessa, perciò una stretta di mano fra i due eroi e via che si procede con il resto della vicenda. 

Michele Benevento ai disegni si conferma un ottimo acquisto per la serie classica. Dallo stile moderno, estremamente dettagliato ed evocativo, ma che ha la leggibilità come faro dal quale non bisogna mai allontanarsi, Benevento si cimenta in quella che, finora, è la sua prova migliore sulle pagine del ranger. Oltre alla caratterizzazione di tutti i personaggi, sia principali che secondari, Benevento riesce a superare lo scoglio nel quale molti altri disegnatori sarebbero potuti cadere: rappresentare Tex e Rick Master in maniera riconoscibile, ma, allo stesso tempo, preservando le caratteristiche fisionomiche dei due di modo che essi non risultino dei gemelli con indosso abiti differenti. 

Oltre a questo aspetto, tutt’altro che marginale, dobbiamo citare l’ottimo lavoro fatto da Benevento nella rappresentazione dei quartieri più loschi e malfamati di San Francisco, fino alla zona portuale dove avvengono le più terribili nefandezze. Non si tratta solo della ricostruzione storica, la quale ci immaginiamo sia stata rigorosissima, ma anche del tratteggiare gli ambienti sordidi e inquietanti nei quali si muovono i varie personaggi facendo percepire al lettore il senso di pericolo che si nasconde dietro a ogni strada.

A stretto giro, anche per riprendere il ritmo delle pubblicazioni, arriverà anche la recensione del terzo capitolo, ma per ora immergiamoci di nuovo nelle cupe stradine della San Francisco di fine ‘800 insieme a Tex e Rick Master in questa storia che si conferma sempre di più come una delle migliori apparse sulla serie classica negli ultimi anni.

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