Il figlio del Dampyr – Dampyr n.301 (aprile 301)

Scritto da Paolo M.G. Maino

2 Mag, 2025

Tutto riparte, tutto si rinnova, tutto ricomincia. Tradizione e innovazione. Serialità di 25 anni e freschezza da numero uno.

Questa è la sfida che ha di fronte Dampyr nei prossimi mesi e credo che ci vorranno un po’ di mesi (un annetto a mio giudizio) per capire quale direzione prenderà questo nuovo capitolo della saga dell’ammazzavampiri di casa Bonelli. Da questo numero 301 comunque almeno due novità sono già ufficiali e immediatamente percepibili: nuovo formato (80 pagine e non 100) e soprattutto nuovo copertinista: Michele Cropera

Poi ce n’è un’altra che riguarda pagina 4: l’editoriale Dal buio è firmato dal nuovo curatore: Gianmaria Contro che ci farà capire però dove e come intende guidare la serie con i prossimi due albi: n.302 e 303 da lui firmati con anche nuovi disegnatori per la serie. Sono due numeri che aspetto con molta curiosità. Ma avremo modo di parlarne.

 

 

Il figlio del Dampyr – Dampyr n.301

Soggetto e sceneggiatura: Giorgio Giusfredi

Disegni e copertina: Michele Cropera

Perché per il resto parlare del numero 301 è costatare innanzitutto come le belle storie non si pesano per il numero di pagine (come del resto non faremmo per un film rispetto al minutaggio) e poi scoprire che, fatto il giro di boa del numero 300, Dampyr ha ancora storie da raccontarci, cosa di cui non avevamo dubbi! Ma qui il merito è ancora una volta di Giorgio Giusfredi che confeziona un’avventura praghese che unisce horror da atmosfere nebbiose tipiche della capitale della Repubblica Ceca a horror di azione. 

La storia in sintesi? Il figlio del Dampyr che dà il nome al n.301 (e ovviamente ci ricorda Il figlio del diavolo n.1 dell’Aprile del 2000) è un enigmatico personaggi che si presenta come Dark e unisce poteri da Maestro della notte al letale sangue del Dampyr. Ma quando e dove è nato? Con chi lo ha generato Harlan? La sua apparizione è per altro un avvertimento per un ‘cattivo’ che si nasconde dietro le quinte o meglio letteralmente alle spalle di Harlan a giudicare dalla copertina e dall’ultima pagina.

 

 

Di più è fare una revisione e non una recensione, ma siccome l’albo è ancora in edicola non voglio aggiungere altri particolari. Ci basta evidenziare (come abbiamo fatto anche nella nuova e fiammante newsletter settimanale di FumettiAvventura Leggendo e scrivendo fumetti) il tema della relazione padre/figlio che è qui reso triplice da Giusfredi: Harlan/Dark – Harlan/Draka e infine Holleb/Lukas. Holleb è un semplice contadino durante la Guerra dei 30 anni che riceve la non-morte eterna da Draka senior e si tiene in vita per vendicare la morte in battaglia del figlio Lukas (tutto questo accade nelle prime 4/5 pagine… quindi non sono venuto meno al patto di non fare spoiler!). 

Dark e Holleb sono farina del ricco sacco di Giusfredi e sono perfettamente rappresentati dalla mano evocativa e drammatica di Michele Cropera. Le rughe di Holleb e la freschezza del volto di Dark sono le due polarità attorno a cui si muovono le azioni e le intuizioni di Harlan e co che deve cercare di risolvere misteri che travalicano la realtà e si sviluppano spesso sul piano onirico.

Su questi due elementi nuovi (a cui si aggiunge il nuovo ‘cattivo’ che promette di dare battaglia nei prossimi tempi) Giusfredi sfrutta tutte le corde dell’arte di Cropera presentandoci tanti personaggi del passato così da far sussultare il lettore storico e nello stesso tempo senza appesantire con continuity complessa il lettore nuovo.

 

 

Dampyr 301 è infatti un buon starting point che è anche valorizzato dalla prima nuova copertina di Cropera stesso che sostituisce Enea Riboldi come nuovo frontman da edicola per la serie horror action.

Tanti complimenti a Riboldi che ha fatto davvero un lavoro egregio negli anni come dimostrano le bellissime recenti copertine di Dampyr 293 o 296. Benvenuto a Cropera che apre con una copertina classica con posa in primo piano di Harlan che ci viene incontro ‘bucando lo schermo’, ma già nel secondo numero ci restituisce un dinamismo con scelte anche di colori acidi molto azzeccate (ma ne riparliamo tra qualche giorno).

L’ho scritto alla fine della recensione del numero 300 e lo ribadisco oggi con più forza e convinzione: Harlan è vivo! Lunga vita al Dampyr (cosa che per altro è una sua caratteristica!!!!).

 

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