Primo presupposto: amo le storie di avventura che, al netto di una complessità maggiore o minore (questo è solo un elemento a volte accessorio dell’intreccio), mi fanno divertire perché piene zeppe di fantasia e di eroi che si battono per salvare tutti e ciascuno.
Secondo presupposto: amo quando gli eroi sono posti di fronte a catastrofi di dimensioni bibliche (cit.) per le quali la possibilità della riuscita finale non è né scontata né priva di sofferenze e di fatiche che portano fino al limite le capacità seppur eccezionali dell’eroe (è vero da Odisseo in poi se ci pensate!).
Terzo e ultimo presupposto: amo i crossover e i team up che creano interazioni drammatiche ed epocali (ma anche stupendamente intime e famigliari) e soprattutto nuove tra personaggi seriali di lungo corso (ed è quello che ha fatto Ariosto nel suo Orlando Furioso).
Enucleati questi tre fattori, dare un primo giudizio a Nathan Never 401 è molto semplice: il fumetto che voglio leggere, il fumetto dove sono pienamente realizzati i presupposti su esposti, il fumetto che offre Avventura e Fantasia in dosi perfette.
Paradossi universali – Nathan Never n.401
Soggetto e sceneggiatura: Adriano Barone
Disegni: Max Bertolini
Copertina: Sergio Giardo
Ma andiamo con ordine. È da oggi ufficialmente in edicola l’ultimo albo di Nathan Never dal titolo Paradossi universali, che costituisce il prequel della storia in 4 albi che farà incontrare Nathan Never (o meglio vari Nathan) con Martin Mystère (o meglio vari Martin) come potete vedere dalla quarta di copertina che presenta le copertine di MM417 e di NN 402, ossia i primi due capitoli della saga. A ideare il soggetto e a scrivere la sceneggiatura di tutti e 5 gli albi è Adriano Barone per i disegni – in questo NN 401 – di Max Bertolini.
La storia senza spoiler.
La realtà dell’agenzia Alfa di Generazione Futuro (500 anni dopo il tempo di Nathan) si sta disgregando. Liam, clone del futuro di Nathan, viene mandato dalla coppia Link e Link Oscuro a cercare nel passato un oggetto in grado di fermare il disfacimento della realtà a cui i terribili Tecnomorfi sono scappati rifugiandosi nel subspazio e scacciando il Link Oscuro dal suo regno posto in un Cubo ‘alla Borg di Star Trek’.
C’è un mondo da salvare e l’incontro tra Nathan e Liam è la scintilla per questa epica impresa.
Dalla copertina di Sergio Giardo avete poi visto che tornerà in azione David Maas (in azione nella tavola qui sotto dai preview sul sito Bonelli) e in qualche modo anche l’Uomo Quantico morto in NN 303 (ve lo riassumo nelle puntate del podcast che trovate qui sotto in calce).
La vicenda piena zeppa di azione, avventura, salti temporali si risolve di fatto a pagina 74. Da lì si pongono in modo assolutamente consequenziale e logico le basi per l’incontro con Martin Mystère (che è per altro esplicitamente citato).
La scrittura di Barone guida il lettore lasciando indizi, nascondendo soluzioni e facendoci turbinare in mezzo a combattimenti che spesso oltre ad essere fantascientifici sono anche supereroistici (evidentemente l’aver scritto l’incontro NN e Justice League gli è rimasto addosso).
E poi ci sono i dialoghi con battute icastiche, fresche e nello stesso tempo tradizionali. Come leggersi un bel classico o vedere un film di avventura di Spielberg. Leggerete e vi fermerete almeno 5/6 volte per l’epicità della scena corredata dalla battuta con il contagiri. Barone ama Nathan Never e ama raccontare storie che ci stupiscano divertendoci e la partenza di questo crossover non poteva essere migliore.
E lo è anche grazie a Max Bertolini che riesce a consegnarci scene di azione che sembrano bucare le pagine spaccando la gabbia bonelliana senza fronzoli ma anche senza leziosità. Poi la tavola in cui vediamo l’ottavo livello della città est completato ha il sapore di quando nei primi Star Wars si aprono nuovi scenari: sgorga un incontrollato ‘wow’ dal nostro cuore.
Infine c’è la recitazione dei tanti personaggi che entrano in scena. Sentimenti forti, momenti di sorpresa e anche di comicità (la nipote fuori di testa e genialoide di Mendoza con il suo Spanglish o meglio Spantaliano), terrore e ammirazione. Tutte frecce all’arco di Bertolini.
E poi e qui scusatemi il mezzo spoiler, c’è la tuta di Liam che viene indossata da… ma sì lo sapete dalla copertina… dal nostro Nathan ed è subito poesia in movimento!
Insomma Nathan Never 401 è un ‘must have’ che promette di rimanere nel cuore dei lettori. Aggiungere di più ad un giorno dall’uscita sarebbe un delitto, ma avremo modo di riscriverne e di riparlarne nei prossimi mesi (e Barone sa che ha creato aspettative alte!!!). Infine, ci sono come è normale per serie che hanno storie più che trentennali molti riferimenti a quanto accaduto in passato, ma per togliervi queste domande… Barone vi accompagna passo passo nella lettura (senza risultare però noioso o didascalico) e poi potete sempre rileggere le storie passate e/o ascoltare i podcast qui sotto!!!
Ci risentiamo/rileggiamo per Martin Mystère 417 e Nathan Never 402 in uscita a novembre e in preview con variant cover a Lucca Comics.
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