Le quattro vedove nere – Tex n.767 (settembre 2024)

Scritto da Francesco Benati

6 Ott, 2024

È ancora in edicola Le quattro vedove nere, il nuovo Tex mensile edito dalla Sergio Bonelli Editore. Primo numero di una storia tripla, esso vede all’opera il duo composto da Pasquale Ruju al soggetto e alla sceneggiatura e Ernesto Rudesindo Garcia Seijas, scomparso nel 2023, ai disegni. Essendo deceduto a storia incompleta, già dal secondo albo subentrerà Giovanni Freghieri.

 

 

Le quattro vedove nere – Tex n.767

Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju

Disegni: Ernesto Garcia Seijas

Copertina: Claudio Villa

 

Sinossi: Tex e Carson, ai quali poi si unisce Kit Willer, sono sulle tracce dello spietato bandito José Meza e percorrono i territori del sudovest nel tentativo di catturarlo. Contemporaneamente, un gruppo di quattro donne, rese vedove in tempi diversi a causa di Tex, si riuniscono per ordire un diabolico piano di vendetta.

Partiamo subito dall’idea: il soggetto è molto intrigante, solido e, a modo suo, originale per la serie. Già altre volte si erano viste storie in cui Tex diveniva oggetto della vendetta altrui, ma erano perlopiù storie di chi era già stato sconfitto una volta (Mefisto e Yama, siete voi?), oppure del figlio di un nemico di Tex. Questa volta invece Ruju prende i cattivi di alcune sue storie e mette in scena la vendetta delle rispettive vedove, donne che hanno amato i loro mariti uccisi dal ranger e che sono intenzionate a ucciderlo. 

 

 

Ad aggiungere carne al fuoco, Ruju tratteggia il desperado Josè Meza come un autentico psicopatico sin dall’adolescenza con frequenti scatti d’ira e immotivate esplosioni di violenza. 

Il noir, inteso come l’esplorazione del lato più oscuro dell’animo umano, è un pallino di Ruju, il quale si dimostra padronissimo dell’argomento: la vendetta, le dark ladies e le turbe mentali sono elementi classici del genere e Ruju li plasma fino a renderli adatti alla materia texiana.

Sul lato della sceneggiatura, delle quattro vedove solo una ha mostrato il proprio vero potenziale: Donna Isabel possiede delle proprietà essendo la vedova di un ricco ranchero arricchitosi con le rapine, rimangono al palo Daisy, la vedova di un senatore che ha ancora degli agganci politici e le altre due, Ramona Valjean e Charity, le quali non sembrano avere particolari mezzi a disposizione. Ramona possiede il proprio odio, mentre Charity, l’ultima a unirsi al gruppo, è palesemente l’anello debole della catena.

 

 

Molto ben gestito il personaggio di Josè Meza, individuo che rimpingua un soggetto che altrimenti difficilmente sarebbe stato in tre albi pieni. Come probabile, il suo ruolo diverrà sempre più centrale nei prossimi numeri ed è quasi sicuro, ma questa è una pura previsione di chi scrive, che il suo delicato equilibrio psicologico verrà compromesso e da alleato delle quattro vedove potrebbe finire col diventarne un avversario.

La telecamera di Ruju si sposta su svariati personaggi seguendone le azioni, dapprima separate e che poi, come da copione, si uniranno, senza che si crei mai un effetto di confusione, ma, al contrario, mettendo bene in chiaro chi sono i personaggi, quali sono le motivazioni che li muovono e i loro obiettivi finali. 

 

 

Prima di passare ai disegni, è inevitabile menzionare la scena iniziale dell’albo che vede Tex e Carson impegnati a tendere una trappola a una mezza dozzina di banditi. I due ranger si fingono degli innocui conducenti di diligenza e si fanno circondare dai nemici per poi sfoderare le colt e intimare loro la resa. La successiva sparatoria lascerà parecchi morti sul terreno, ma Tex e Carson ne usciranno illesi. Tale scena ricorda molto da vicino un certo tipo di sparatorie tipiche di diverse storie scritte da Tito Faraci, ormai una decade fa, dove i pards affrontavano da soli orde di nemici uscendone senza un graffio o quasi, il tutto con un piglio quasi supereroistico (si prenda ad esempio lo scontro finale dell’albo Lotta senza respiro di Faraci e Mastantuono nel quale Tex esce allo scoperto avvolto da una sorta di aura luminosa e fa secchi gli avversari senza battere ciglio).

Una scena, insomma, capace allo stesso tempo di esaltare un certo tipo di lettori e di lasciarne scontenti altri.

A voi stabilire dove si colloca chi scrive.

 

 

Sul lato disegni, dispiace trovarsi di fronte all’ultima storia, purtroppo incompiuta, di Seijas, un disegnatore che in ben vent’anni di militanza sulle pagine di Tex ha disegnato numerose storie per diversi autori rivelandosi sempre un ottimo interprete dei personaggi femminili e un esperto nel cambiare registro. Dal western puro alla commedia fino alle storie tinte di noir, Seijas ha sempre mantenuto uno standard qualitativo più che buono da preziosissima risorsa quale era. 

Qui, nonostante l’avanzare della malattia che poi lo avrebbe portato alla morte, Seijas svolge un ottimo lavoro come suo solito focalizzandosi soprattutto sui volti e sui tormenti dei personaggi, che siano le quattro vedove o Josè Meza. I tre pards sono tutti centrati e non potrebbe essere diversamente visti i lunghi anni di militanza del disegnatore argentino sulla serie.

La questione affettiva nei confronti di Seijas rende difficile tracciare una conclusione, soprattutto perché parliamo del primo albo di tre. Possiamo però dire che in queste 110 pagine abbiamo diversi spunti interessanti che dovranno essere sviluppati nei prossimi capitoli: le quattro vedove e la loro vendetta e la figura di Josè Meza sono i punti caldi di questa vicenda e vedremo come andranno a evolversi tra loro.

 

 

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