Trent’anni dopo – Nick Raider Le nuove indagini n.1 (novembre 2021)

Scritto da Paolo M.G. Maino

17 Dic, 2021

E 16 anni dopo per noi lettori di Nick Raider! Eh sì, cari amici di FumettiAvventura dopo più di 16 anni (gennaio 2005), torna in Sergio Bonelli Editore (c’era stata la miniserie per i tipi della If) con una nuova miniserie di 10 numeri (ma speriamo che poi si possa continuare con altre e nuove storie o magari speciali come accade questo mese per Mister No).

E rispetto a Mister No e in modo simile a Napoleone (ma forse non ve lo ricordate… è uscita una miniserie di tre numeri su Le Storie) e a Magico Vento (miniserie di 4), le nuove indagini di Nick non si svolgono nel passato ma nel presente o meglio nel 2019 pre pandemia (comprensibilmente per evitare mascherine e simili) quindi più o meno trent’anni dopo quel 1988 in cui esordì nelle edicole Nick. Da qui il titolo del primo numero Trent’anni dopo. Ai testi troviamo il creatore di Nick, ossia Claudio Nizzi e ai disegni uno dei nomi più noti della Sergio Bonelli Editore, Giovanni Freghieri.

 

 

Trent’anni dopo – Nick Raider Le nuove indagini n.1

Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi

Disegni: Giovanni Freghieri

Copertina: Rosario Raho

 

Si svolgono nel presente? Ma in realtà mi contraddico parzialmente subito perché la prima indagine è del 1987 addirittura prima del numero 1 del 1988 e prima dell’incontro con Marvin (che avviene nell’ultima vignetta del numero 1 appunto). Quante pagine sono ambientate nel 2019? 5 in totale. Le prime 4 e l’ultima, ma bastano per farci incontrare le versioni invecchiate di Nick (ormai ha superato direi abbondantemente i 50 ed è il nuovo tenente), dell’ormai ex-tenente Rayan (in pensione un po’ tristemente) e per farci scoprire che ‘Ciao cara’ è ancora in servizio e che nella squadra di Nick ora c’è un certo Les che pare essere l’uomo di azione del gruppo. Ma dai preview usciti sappiamo che ci saranno molti altri comprimari nuovi e quindi abbiamo molto da scoprire grazie a Eccher, Rigamonti e Nizzi (l’ho messo per ultimo perché a mia conoscenza ha sceneggiato solo questo primo numero) e soprattutto grazie ad un lavoro di supervisione che pare ci darà una storia che si svilupperà in modo concatenato nei 10 numeri (un po’ come per la ennealogia dei primi numeri delle nuove avventure di Mister No).

 

 

È un ritorno convincente? Al netto dell’operazione amarcord, direi di sì. La trama è ben congegnata, ci tiene in sospeso e ci fa apprezzare i meccanismi da giallo procedural alla McBain così care a Nizzi.

C’è tutta la vecchia squadra al completo, vediamo finalmente il primo incontro tra Nick e Alfie e l’inizio del loro ricco sodalizio, c’è un inseguimento che coinvolge moto e auto che dura 13 tavole e che avrebbero voluto girare quelli di Miami Vice, c’è tutta la scabrosità per i reati o le presunte immoralità a sfondo sessuale tipica degli anni ‘80 e ‘90 (ora non mi pare che sia più così), non ci sono smartphone e non ci sono chissà quali ricerche sul web… un altro mondo insomma con un po’ di nostalgia canaglia e anche con una narrazione che ha paletti e limitazioni differenti. 

Vedremo nel prosieguo della miniserie come le indagini in tempi più moderni verranno affrontate con strumenti differenti! Sarà una verifica interessante della bontà della serie.

Sui disegni cosa possiamo dire se non che si tratta di Giovanni Freghieri. Un maestro indiscusso, uno stile riconoscibilissimo pieno di chiaroscuri che però non limitano la lettura e anzi fanno risaltare anche nella notte gli elementi chiave. Ovviamente ci sono le sue classiche donne pin-up o Femme Fatale e c’è subito una immediata adesione ai canoni dei personaggi della serie. Questa è una caratteristica tipica di Freghieri che pur riconoscibile da qualunque altro disegnatore al solo apparire di una vignetta (ed è un gran pregio per me), allo stesso tempo è disciplinato e privo di futili personalismi. Del resto proprio lui è stato scelto per il Team-Up più antico della SBE ovvero Dylan e Martin la cui ultima e terza puntata vede la presenza di tanti altri eroi Bonelli.

 

 

La copertina di Rosario Raho è allo stesso tempo una citazione della posa iconica di Nick nella copertina del 1988 disegnata da Giampiero Casertano e allo stesso tempo un segno di demarcazione con il passato: la skyline di New York presenta la Freedom Tower e non le Torri Gemelli. Non siamo più nel 1988 ma neanche nel 2005, siamo nel presente.

 

Buon avvio! 1 a 0 e palla al centro! Ora viene il bello! Dai Nick, continua a convincerci!

Ricordatevi di votare anche per il FumettiAvventura Award 2021: https://forms.gle/9zi8UwHLSComcR288.

 

 

 

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