Tradimento! – Zagor Classic n.2 (aprile 2019)

Scritto da Andrea Cipollone

23 Apr, 2019

In Zagor Classic n. 2 il seguito e la conclusione della prima storia dello Spirito con la scure si evidenzia subito per il rinnovamento del cast dei personaggi: a parte Kanoxen, già rapidamente introdotto nell’albo precedente, e ovviamente Cico, gli altri attori della vicenda sono nuovi.

 

 

 

Tradimento! – Zagor Classic n.2

Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta

Disegni: Gallieno Ferri

Colori: GFB Comics

La presenza del nostro Messicano si fa sempre più forte: il rapporto di intesa con Zagor è maturato improvvisamente, soprattutto per esigenze narrative che non permettono – soprattutto nello spazio breve delle strisce – di raccontare un’amicizia che cresce nel tempo a piccoli passi… ma in fondo anche nella vita reale questo può succedere. Cico, in attesa dei suoi assoli nelle lunghe gag degli anni successivi, che diventeranno una cifra stilistica di Nolitta e Ferri, è protagonista di brevi situazioni molto divertenti in tutti i momenti della narrazione, spezzando la tensione di situazioni che in certi punti arrivano ad essere di grande pathos (il culmine è sicuramente raggiunto dalla scoperta della strage di soldati nel forte); allo stesso tempo Cico viene approfondito nei suoi aspetti di eroico coprotagonista, responsabile di interventi risolutivi quando con Zagor evade dalla cella e soprattutto quando, ancora una volta, salva la vita dell’amico che a questo punto non può più avere dubbi sulla necessità di una spalla.

 

I personaggi introdotti in questo albo rappresentano altri tipi umani che nell’universo narrativo di Nolitta e di Zagor si dimostreranno ricorrenti: Ronet, un uomo senza qualità che non viene approfondito semplicemente perché non c’è nulla da approfondire dotato di uno spaventoso relativismo etico che lo conduce a sorvolare su qualsiasi crimine pur di ottenere il suo profitto personale; il capitano Tobin, un ufficiale ottuso e presuntuoso ancorché, per fortuna, onesto e disposto a ricredersi di fronte all’ evidenza dei fatti (non è scontato). Ma il personaggio che emerge su tutti è Kanoxen, un carattere pienamente nolittiano che nell’affrontare la fine della sua folle avventura acquisisce grandezza nell’ atteggiamento fiero dell’ accettazione, che vive come il compimento di un rito: la vignetta che mostra le piume e il mantello ancora visibili quando il corpo del sakem è stato ormai completamente inghiottito dalle sabbie mobili è di quelle che non si dimenticano più. Ferri sta evolvendo in modo rapidissimo in termini di dinamismo, pathos, dominio del registro drammatico e contemporaneamente di quello umoristico anche in una stessa sequenza (in questo la sua lezione è forse unica al mondo).

 

 

Note veloci – spariscono i polsini di Zagor mentre “Per mille scalpi” diventa la sua esclamazione prevalente; – finalmente al “Caramba” di Cico si aggiunge il tradizionale “y carambita“. Nelle ultime pagine comincia il nuovo episodio “Il totem scomparso” che rimandiamo alla prossima scheda, non prima di aver sottolineato che viene indicato come autore unico di testi e disegni Gallieno Ferri. Ripartiremo da qui…

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